CASAL DI PRINCIPE. Lina Ingannato eletta nuovo presidente della Scuola di Pace don Peppe Diana

23 Ottobre 2020 - 14:35

CASAL DI PRINCIPE – L’Associazione Scuola di Pace don Peppe Diana, nata all’indomani dell’uccisione del giovane sacerdote casalese per mano della camorra nella sua chiesa di Casal di Principe il 19 marzo 1994, riunita in assemblea presso il Santuario della Madonna di Briano, ha eletto quale nuovo presidente Lina Ingannato, docente di scuola primaria, socia fondatrice della stessa associazione.

Salvatore Cuoci, presidente uscente e coordinatore del Comitato don Peppe Diana, nel ringraziare i soci per la fiducia accordatagli durante il suo lungo e proficuo mandato, ha avanzato la proposta del nuovo presidente, “conquistata sul campo” per il suo instancabile impegno di responsabile del Premio artistico letterario don Peppe Diana, che negli ultimi anni ha coinvolto in ogni sua edizione centinaia di scuole di tutta la regione.

Già responsabile di Libera Scuola della provincia di Caserta, Lina Ingannato raccoglie il testimone di una delle più “antiche” associazioni del territorio casalese, da 25 anni impegnata nella promozione di una cultura non violenta e legalitaria, per difendere e promuovere la memoria del compianto don Peppino, in raccordo con le scuole del territorio ed in rete con le altre realtà impegnate sul fronte anticamorra, per la crescita di comunità sane e solidali.

Emozionata ma anche orgogliosa per l’incarico affidatole, Lina Ingannato ha espresso la sua determinazione a continuare e intensificare il suo impegno per la Scuola di Pace, perché sempre di più diventi riferimento per le scuole, per i ragazzi e per i loro docenti, così come per i territori che ancora hanno bisogno di dialogo, di formazione nonviolenta, di  crescita culturale e sociale nel nome di don Peppe Diana.

Fra gli impegni che ci attendono, ha dichiarato la neo presidente, il rilancio della proposta e del cammino che dovrà portare don Peppe Diana agli onori degli altari, insieme a tutte le associazioni che da anni ormai hanno chiesto a gran voce che si avviasse il processo di beatificazione