CASALESI in Veneto. Chiesti 170 anni di carcere per gli imputati

17 Ottobre 2020 - 16:00

I pubblici ministeri della dda Roberto Terzo e Federica Baccaglini hanno invocato le condanne per 25 imputati relativamente al processo sui Casalesi ad Eraclea, procedimento con rito abbreviato. Le indagini hanno svelato un sistema di malaffare diffuso e legami con tra camorristi, imprenditori e politici locali, bancari, professionisti e rappresentanti delle forze dell’ordine.

Luciano Donadio era considerato il boss dell’organizzazione. Ha scelto però il rito ordinario.

Ecco le richieste per complessivi 170 anni di carcere: per Graziano Teso, ex sindaco e vicesindaco, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, la Procura ha chiesto 4 anni; per l’avvocato Annamaria Marin, che avrebbe rivelato notizie sulle indagini a Donadio, 2 anni per favoreggiamento; ad Antonio Basile, che si sarebbe occupato di società cartiere, fatture false e frodi fiscali, 16 anni per associazione mafiosa; per Antonio Cugno (14 anni), Nunzio Confuorto (13 anni e mezzo), Tommaso Napoletano (12 anni), Giacomo Fabozzi (11 anni e 8 mesi), considerati i più vicini al “boss”, Luciano Donadio; per il poliziotto jesolano Moreno Pasqual, 6 anni; per Christian Sgnaolin (6 anni e mezzo), Girolamo Arena (5 anni e mezzo) e il nipote del boss Antonio Puoti (7 anni e 8 mesi); per Vincenzo Vaccaro 2 anni e 4 mesi, per Amorino Zorzetto 2 anni e 8 mesi, per Daria Poles 3 anni.