CASERTA. Assessore Pica, ma cosa dice! Sul Bilancio del Dissesto c’è aria di “papocchio” tra il comune e ministero. E VI SPIEGHIAMO PERCHÉ

6 Giugno 2019 - 19:09

CASERTA (gianluigi guarino) – Riavvolgiamo brevemente il nastro perché siamo costretti dall’incredibile nota che l’ormai sconcertante e ineffabile assessore alle Finanze del comune di Caserta Federico Pica ha mandato in giro per dire che i conti del comune sono ok, che il bilancio stabilmente riequilibrato, da noi definito (per capirci meglio) bilancio del Dissesto, è stato quasi premiato dal ministero degli Interni che ha spedito al comune solo pochissime raccomandazioni.

La procedura che regola l’intero istituto della messa in esecuzione di un bilancio stabilmente riequilibrato non è decisa né da Federico Pica e né dallo storico dirigente della Direzione Centrale della Finanza Locale del Viminale, Giancarlo Verde.

Quando Verde e le sue teste d’uovo hanno bocciato la prima versione del bilancio, hanno motivato la loro decisione spedendo e notificando al comune di Caserta una serie di rilievi. A metà febbraio scorso, il consiglio comunale, forte di un discutibilissimo parere favorevole dei Revisori dei conti, ha approvato, peraltro con un numero di sì inferiore rispetto alla maggioranza assoluta dei componenti del consesso cittadino, il bilancio stabilmente riequilibrato due punto zero.

Va da sé che essendo questo, almeno in teoria così dovrebbe essere, frutto della virtuosa, rigorosa e letterale applicazione di tutti i rilievi, di tutte le pecche evidenziate dal ministero degli Interni e alla base della bocciatura della prima versione, ci si sarebbe aspettati tempi agili, veloci. E invece, ad oggi, sono stati consumati quasi tutti i 120

giorni che la legge (non i signori Pica e Verde, con rispetto parlando) stabilisce come termine estremo a disposizione del governo per fornire il suo parere.

Da quando lavoriamo a Caserta, di queste procedure ci siamo occupati, scrivendone, centinaia di volte. Ebbene, non è mai successo che il Viminale a quasi 4 mesi dall’approvazione del Bilancio non avesse ancora fornito un verdetto formale.

E allora, c’è poco da minimizzare, caro Federico Pica, Qualcosa di strano è accaduto. Se dal ministero sono state inviate queste cinque paginette, da cui si può accedere cliccando al link in calce a questo articolo, vuol dire che siamo di fronte a una roba molto sbilenca.

Scusate, ma queste 4 “cazzatine”, così fa sembrare che siano l’assessore Pica, come mai i ministeriali le hanno mandate solamente in questi giorni, a distanza di 100 albe ed altrettanti tramonti dal momento in cui il consiglio comunale ha approvato il Bilancio stabilmente riequilibrato?

Diventa a questo punto non infondato il sospetto che nelle ultime settimane si siano sviluppati una trattativa, un confronto, qualcosa di informale che, attenzione, supera, travalica, sbrodola oltre i limite che la legge consente.

Questo bilancio stabilmente riequilibrato non riequilibra una cippa ed espone la città ad un terzo dissesto. Perché ancora una volta, in maniera cinica e vergognosa, vengono compiute operazioni come quella pazzesca della riduzione della Tari, collegandole a coperture inesistenti. La nostra affermazione non è basata su un’astrazione teorica. Se da 10 anni a questa parte il comune di Caserta incassa a malapena il 60% della somma accertata quale gettito potenziale della platea dei contribuenti, perché all’undicesimo, dodicesimo anno, tu Carlo Marino, tu Federico Pica, tu Girolamo Santonastaso (vabbé, mettiamoci pure questo) che conoscete matematicamente la realtà ineluttabile che rende quell’entrata costituita dalla somma accertata totalmente d’impossibile incasso, perché allora perseverate scelleratamente nell’utilizzare questa cifra quale ridicolo strumento di copertura a operazioni macchietta come quella della riduzione apparente della Tari?

Il signor Verde, il ministero degli Interni, conoscono la serie storica degli incassi Tari a Caserta? E i contestuali numeri tra accertato che si aggira sempre sui 23 milioni di euro e l’introitato, divario stabilmente attestato tra il 40% e il 50%?

Queste sono le irresponsabilità dell’amministrazione comunale, a cui rischia di collegarsi anche l’irresponsabilità di un ministero che, facendo passare questo bilancio, avallerebbe la crescita ulteriore di un già pesantissimo indebitamento, che ha prodotto due dissesti e che graverà su questa generazione di casertani e sulle prossime quattro. Perché quando il signor Nino Natale e gentil figliola manderanno al comune la solita nota con gli incassi Tari del 2019, la differenza, cari casertani, che per effetto della vostra superficialità, della vostra apatia state distruggendo voi stessi e i vostri figli, diventerà debito che andrete a compensare voi con un effettivo e stavolta reale aumento delle tasse.

Vogliamo poi parlare delle partecipazioni all’interno degli enti strumentali che in questo bilancio risultano dismesse ma che invece sono pienamente operative?

Una conclusione ad ampio spettro la merita quest’assessore Pica che rafforza in noi una già solida convinzione sulla media della qualità accademica dei professori delle università italiane. In quel comunicato, che pubblichiamo sotto al documento spedito al comune dal ministero, si coglie una leggerezza, una tranquillità. Si vuole comunicare ai casertani che le cose vanno bene.

Vi dovreste vergognare: il comune di Caserta, infatti, è al momento l’unico in Italia a non aver approvato il bilancio consuntivo del 2017, il bilancio di previsione del 2018, il consuntivo del 2018, il bilancio preventivo del 2019 e che da più di un anno non riesce ancora ad avere il placet per il bilancio stabilmente riequilibrato.

Con rispetto parlando per le persone che onestamente non conosciamo, ma ribadendo, per libertà di pensiero, la nostra valutazione sempre continente, in quanto vastamente documentata, sulla qualità amministrativa di chi governa Caserta, dovreste andarvi a nascondere, altro che piena intesa con il ministero.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA RICHIESTA DEL MINISTERO AL COMUNE

LE PAROLE DI FEDERICO PICA:

“”Esprimo soddisfazione per la valutazione iniziale del Bilancio stabilmente riequilibrato da parte del Ministero dell’Interno che, nella sua nota, non pone alcun problema riferito ai contenuti del Bilancio e non richiede modifiche di esso. Essa, invece, chiede di mostrare, entro dieci giorni a partire da oggi, la validità e l’effettività della manovra svolta dall’Amministrazione nel corso del 2018 al fine di valutare se questa azione sia, come effettivamente a nostro avviso è, idonea ad assicurare la stabilità della gestione finanziaria dell’Ente”: lo dichiara il professore Federico Pica, assessore alla Programmazione finanziaria e alle Entrate.”