CASERTA. Carlo Marino: una macchina da soldi. Ennesimo appalto pre-elettorale. Stavolta ad un imprenditore amico di Polverino e Guida e con la moglie medico dell’ospedale civile

21 Agosto 2021 - 19:05

CASERTA (g.g.) – Domenico Noviello è uno dei tanti imprenditori del settore edile nato e cresciuto in uno dei comuni dell’Agro aversano e poi trapiantato a Caserta capoluogo. Di lui ci parlano tutti piuttosto bene, persona misura e imprenditore tutt’altro che rampante il quale ha lavorato molto nell’edilizia privata e poco o niente come fornitore per i comuni.

Chi ci ha parlato di lui è persona molto informata sulla storia degli ultimi vent’anni di appalti a Caserta. E il fatto che non ricordi che Noviello si sia aggiudicata qualche commessa importante, svettando in una o più gare d’appalto, ci fa pensare che davvero lui e la sua impresa, Cogienne, con sede in via G. M. Bosco, non siano stati in nessun cerchio magico o, per dirlo alla democristianamaniera di una volta, attorno al ruoto di capretto tra quelli che andavano ad afferrare e ad addentare i pezzi di carne.

Per cui, ci siamo chiesti come fosse successo che il buon Noviello, improvvisamente, avesse fatto suo un appalto importante come quello relativo alla riqualificazione dell’ex campo sportivo situato nella frazione di San Clemente, con base d’asta di 394.264 euro e 33 centesimi, ribassata in gara dalla Cogienne del 29%, fino ad arrivare alla cifra

finale di 284 mila 422 euro come importo contrattuale. Intanto, non si capisce il motivo per cui a queste cifre la gara sia stata ristretta, così come scritto testualmente nella determina che pubblichiamo, alle sole imprese della provincia di Caserta.

Non è cosa da poco perché così si contrae la cifra della concorrenza, situazione che danneggia il comune e quindi i cittadini del capoluogo, interessi che dovrebbero invece essere tesi a trovare un punto di equilibrio tra il risparmio, quindi una cifra la più contenuta possibile, e la buona qualità della realizzazione.

Ma chi è Domenico Noviello? Oltre ad essere quello che abbiamo scritto finora, l’imprenditore è il marito di un medico, una dottoressa molto apprezzata nell’ospedale civile di Caserta Sarebbe stato opportuno che questo appalto – che non rappresenta il more solito nella dinamica delle aggiudicazioni del comune capoluogo, ma una sostanziale novità – fosse state aggiudicati in periodi molto anteriori alle campagne elettorali o molto posteriori.

Solo una combinazione? Solo una coincidenza? Può darsi. Ma siccome negli ultimi sei mesi abbiamo constatato con l’oggettivazione della sequenza numeraria un aumento esponenziale degli appalti e delle conseguenti aggiudicazioni, avvenendo ciò proprio alla vigilia delle elezioni comunali, se quella di Noviello e della Cogienne è una coincidenza, il comune di Caserta, Carlo Marino e i suoi sodali Franco Biondi e Giovanni Natale, nulla hanno fatto per non rendere quantomeno verosimile l’idea che questa aggiudicazione, stando dentro a quel numero esponenzialmente cresciuto di appalti banditi e definiti, possa avere a che fare con le elezioni, con le dinamiche di un rapporto fraterno che si va a creare tra un sindaco che ripropone la propria candidatura e le imprese vincitrici di pubbliche commesse che intascano centinaia e centinaia di migliaia di euro e spesso anche milioni. Possa avere a che fare con un miglioramento, tutto sommato meritato, delle condizioni di vita di Noviello il quale, più serenamente, potrà dedicarsi alla causa elettorale del suo amico Domenico Guida, detto Mimmo. Consigliere comunale uscente, in lizza con suo figlio per continuare a contare nel prossimo consiglio comunale e con un altro figlio in rampa di lancio per un’assunzione al comune grazie all’acrobatica operazione del concorso per titoli blindato da Lorenzo Gentile, contemporaneamente consigliere comunale uscente in maggioranza, di nuovo candidato alle elezioni del 3/4 ottobre prossimi, nonché dirigente dell’Ufficio provinciale del lavoro di Caserta che quella graduatoria ha redatto posizionando tra primo e secondo posto i figli di due suoi colleghi in consiglio comunale, cioè i fanciulli del citato Mimmo Guida e di Nicola Garofalo.

Un’amicizia, quella tra Guida e Noviello, nata attraverso la conoscenza comune di uno dei personaggi politici casertani più importanti del recente passato: quell’Angelo Polverino, ex consigliere regionale della Campania, due volte, e per anni uno degli uomini di punta del partito di Berlusconi in provincia di Caserta. Legato inizialmente ad Alleanza Nazionale, confluì con tutto il partito di Gianfranco Fini nel Popolo della Libertà.

In conclusione, Guida ha ottenuto tanto, visto che anche l’incarico tecnico di direttore dei lavori per la piazzetta Padre Pio è stato dato a suo genero. Sicuramente, Noviello e consorte, molto stimati, opereranno nelle loro rispettive aree di lavoro per promuovere la candidatura del figlio di Mimmo Guida, rapporto nato attraverso l’ex consi. L’avrebbero fatto indipendentemente dall’appalto aggiudicato, lo faranno con ancora più slancio e serenità dopo essersi garantiti un introito economico tutt’altro – ma proprio tutt’altro – che disprezzabile.

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