CASERTA. Consiglio comunale: Gianpiero Zinzi incalza Carlo Marino sul “caso Asmel” ma il sindaco si trincera dietro al silenzio

28 Dicembre 2021 - 16:02

Nella passata seduta dell’Assise la maggioranza consiliare aveva, con un emendamento, ribaltato la volontà politica, espressa in una delibera di giunta, di abbandonare la centrale di committenza che si occupa di gare e appalti pubblici

 

 

CASERTA La volta scorsa era a Dubai, ma stavolta il sindaco Carlo Marino ha presenziato ai lavori del consiglio comunale odierno. Primo punto all’ordine del giorno, come da prassi, l’approvazione dei verbali della seduta precedente. E, proprio su questo punto, il primo cittadino ha perso le staffe: incalzato da Gianpiero Zinzi che gli chiedeva chiarimenti sulla delibera emendata dalla maggioranza e inerente la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche, Carlo Marino, infastidito, ha preferito non rispondere.

Nella sostanza, nella passata seduta dell’Assise – quella in cui Marino era assente – i consiglieri comunali furono chiamati a votare la proposta, formulata nella delibera di giunta n.198 del 23 settembre scorso, sulla “Ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche” (Art.20, comma 1 e seguenti, D.Lgs. 175/2016 e Smi – Tusp). Una proposta elaborata dalla vecchia giunta nella quale, praticamente, l’amministrazione mostrava la volontà di uscire dalla partecipata Asmel. Il confuso dibattito successivo alla presentazione della delibera illustrata dal segretario Salvatore Massi, aveva poi indotto la maggioranza a presentare un emendamento che cambiava le “carte in tavola”, ovvero i consiglieri comunali di centrosinistra decidevano di restare in Asmel. Insomma, la maggioranza consiliare ribaltava le decisioni assunte dalla vecchia giunta di Carlo Marino che si era espressa per uscire dalla Asmel consortile, cioè dalla centrale di committenza utilizzata da diversi comuni della nostra provincia, in primis il capoluogo Caserta, per l’aggiudicazione di gare e procedimenti relativi a bandi e appalti da portare a termine.

Su questo punto stamattina Zinzi ha chiesto spiegazioni a Marino: ovvero, il voto espresso dai consiglieri del cosiddetto listone dei Moderati, dal Pd, da Italia Viva, Noi Campani e Socialisti sancisce un cambio di linea politica approvato dal sindaco e volto a rafforzare la presenza di Asmel al Comune di Caserta, oppure segna una “rottura” tra le posizioni di Carlo Marino e quelle della sua maggioranza in aula? A queste domande di Gianpiero Zinzi, Marino ha glissato, dicendo semplicemente che la maggioranza aveva deciso di restare in Asmel. In fondo lui era a Dubai, no? Lontano dal luogo in cui si teneva quella discussione… Tecnicamente e proceduralmente il sindaco, stamattina, poteva anche avere ragione: non è, infatti, prevista discussione sull’approvazione del verbale della seduta precedente, ma certo viste le ultime inchieste giudiziarie, Marino avrebbe potuto mostrarsi più tranquillo e replicare al capo dell’opposizione.

Con gli arresti dei giorni scorsi, con le indagini sui legami tra camorra e appalti si capisce bene che a parlare di gare e bandi, oggi, si sta molto attenti. Noi, però, crediamo che i consiglieri comunali del centrosinistra mai avrebbero ribaltato la volontà espressa in una delibera di giunta se prima non fossero stati invitati a farlo. Massimo Russo, capogruppo dei Moderati e presentatore di quell’emendamento, avrebbe agito di sua sponte e deciso di restare in Asmel? Qualcuno glielo avrà pur suggerito quell’emendamento…