CASERTA. Dopo anni associazioni ancora mobilitate: “Il Macrico sia un grande parco e non il paradiso dei palazzinari”. ECCO CHI C’ERA

6 Maggio 2019 - 13:15

CASERTA – (pasman) Il comitato civico Macrico Verde, che si batte da un ventennio per la destinazione a parco pubblico cittadino dell’ex area militare, serra le fila dopo l’allarme suscitato dalla serie di incontri istituzionali promossi recentemente – a nostro giudizio, del tutto irritualmente e prevaricatori verso quanti da tempo si spendono in quel senso – dal M5s, che vorrebbe invece realizzarvi  un astruso campus universitario. E non sappiamo se propende anche per altre costruzioni di supposta pubblica utilità, in una città che, sommersa dal cemento, già dispone a iosa di volumi urbanistici liberi per ogni necessità collettiva o privata.

Venerdì pomeriggio, nei locali della canonica di piazza Ruggiero, si sono riuniti i rappresentanti delle numerose associazioni cittadine, di volontariato, ambientaliste, culturali, che compongono lo storico sodalizio (Agesci, Centro sociale excanapificio, Città Viva, Italia Nostra, Millepiani, Villa Giaquinto, Wwf ), per fare un punto della situazione.

Dopo l’introduzione dell’incontro da parte del professore Sergio Tanzarella, presidente del comitato, affiancato dai rappresentanti storici di esso come Don Nicola Lombardi e l’architetto Maria Carmela Caiola, il dibattito ha coinvolto i rappresentanti dei diversi circoli cittadini ed i davvero tanti del  pubblico presenti.

Pur nelle diverse e naturali sfumature di posizione di ciascuna realtà associativa, tuttavia sono emerse due convinzioni assolutamente comuni. La prima, che sull’area dell’ex

Macrico si vogliano tentare ancora di nuovo manovre speculative. La seconda, che il comitato civico, attraverso aggiornate misure organizzative e nuove iniziative, come il coinvolgimento più ampio della cittadinanza e delle forze politiche favorevoli, debba mettere alle strette il consiglio comunale, perché finalmente qualifichi l’area come area verde non edificabile in modo assoluto. Questo – è stato osservato – sarebbe il banco di prova per capire i reali propositi del governo cittadino sul terreno, in quanto il provvedimento sarebbe tecnicamente immediatamente adottabile, purché in presenza di una reale volontà politica in tal senso. Senza attendere oltre l’approvazione del PUC, che tarda oltremodo ed in maniera sospetta in tale prospettiva, sarebbe ossia sufficiente votare semplicemente una delibera consiliare di variante al PRG per porre definitivamente al riparo il bene da ogni tentativo di lucrarvi con lottizzazioni variamente mascherate.

Presenti in sala anche i consiglieri comunali del gruppo Speranza per Caserta Norma Naim e Francesco Apperti, il quale intervenendo ha ribadito l’impegno più convinto della sua parte politica ad adoperarsi in tal senso.

Suor Rita Giaretta, – la nota e considerata religiosa animatrice di casa Rut, il centro di accoglienza per giovani donne migranti sfruttate, la quale purtroppo a giugno lascerà Caserta perché destinata ad un’altra sede della sua congregazione – anch’essa alla riunione,  ha auspicato che la città possa finalmente avere il parco verde di cui manca.

Naturalmente, Casertace.net seguirà tutti gli sviluppi che vi saranno. L’augurio è che l’autorevolezza del presidente Sergio Tanzarella scongiuri, in questa fase ormai cruciale, il rischio che il comitato scada in un assemblearismo sterile, rischio sempre in agguato in formazioni così ampie ed ideologicamente variegate.