CASERTA. DOPPIA MORALE 5 STELLE. Santillo chiede “trasparenza” dopo l’arresto del vicepresidente della Provincia. Ma l’alleato e imputato Carlo Marino ha dato un secondo incarico il suo amico architetto

16 Gennaio 2023 - 19:09

“Il territorio della provincia di Caserta ha bisogno di una classe dirigente che operi nell’assoluta legalità e trasparenza”. Così iniziava la nota stampa di pochi giorni fa a firma del deputato Cinque Stelle. Ma le parole del più importante dei grillini casertani sembrano essere decisamente ondivaghe e al limite dell’incoerenza, se si pensa all’accordo che un anno e mezzo fa ha unito il M5S e Carlo Marino

CASERTA (l.v.r.) – A seguito dell’arresto del vicepresidente della provincia Raffaele Crisci, Il deputato del MoVimento 5 Stelle Agostino Santillo non ce l’ha fatta, non si è trattenuto.

A poche ore dal blitz, infatti, ha rilasciato una nota stampa nostalgica, intrisa di quello stile Movimento primo Vaffa Day, in cui segnalava la necessità di maggiore trasparenza e legalità negli uffici locali della nostra provincia.

Dopo aver letto questa nota, abbiamo fatto sommessamente notare a Santillo che è stato proprio lui il responsabile dell’accordo tra i grillini e il sindaco Carlo Marino, sotto processo per la gara dei rifiuti truccata, alle elezioni comunali di Caserta dell’ottobre 2021.

E proprio sul concetto di trasparenza della pubblica amministrazione, la città capoluogo non è che brilli particolarmente.

Non volendo citare nemmeno l’ultimissimo caso, cioè quello che è successo con il concorso-polpetta di fine anno,

che ha visto premiati soggetti legati all’amministrazione di Carlo Marino, sia il sindaco, sia il suo braccio destro, Franco Biondi, sono attualmente sotto processo, uno per la gara dei rifiuti da 116 milioni di euro truccata, l’altro per il parcheggio interrato di via San Carlo.

Quindi, ci chiedevamo da dove provenisse questo moto di trasparenza che Santillo aveva fatto emergere dal comunicato, nell’istante in cui lui e il movimento che rappresenta supportano un’amministrazione che sul rispetto di questo fondamentale è quantomeno criticabile.

Poi c’è anche il tempismo a fare la differenza.

Perché proprio nei giorni precedenti all’arresto di Crisci, il comune di Caserta pubblicava la determina con cui affidava a Raffaele Miale, architetto del Capoluogo, grande amico proprio di Agostino Santillo, l’incarico per il servizio tecnico del collaudo statico e tecnico amministrativo dei lavori al Green Sporting di Marcianise, società sportiva dilettantistica beneficiaria di un finanziamento emesso dal Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, organo collegiale del Governo presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, per un importo complessivo di 821.779 euro, di cui Euro 700.000,00 a valere sul fondo “Sport e Periferie” ed 121 mila e 799 euro, quale quota di compartecipazione a carico della ASD Green Sporting Club. La società ha poi richiesto a Palazzo Castropignano di operare da stazione appaltante e quindi gestire la procedura di gara per i lavori.

Volendo mettere da parte il concetto di legalità, visto che si tratta di un legittimo incarico diretto di poco meno di 5 mila euro, una cifra minuscola rispetto al giro di denari che gravita attorno all’Ufficio Tecnico del comune di Caserta, sicuramente cioè che manca è una visione di opportunità politica.

Diciamo ciò perché se parliamo di un onesto e valido architetto, è impossibile immaginare che abbia avuto un’influenza il rapporto tra Miale e Santillo e quello tra il deputato grillino e l’amministrazione del capoluogo, supportata dai Cinque Stelle, i quali hanno in giunta un’assessore esponente del Movimento, ovvero Carmela Mucherino, delegata alla alla Transizione Ecologica  dal sindaco Carlo Marino?

Lavorano sul nostro territorio centinaia di architetti. Quindi, per una questione di trasparenza e di opportunità, quel rispetto del giusto distanziamento sociale tra politici, amicizie e denaro, criterio della gestione della cosa pubblica tanto sbandierato dal M5S, si sarebbe dovuto evitare che a essere nominato dall’Ufficio Tecnico del comune – il secondo incarico in pochi mesi per Miale, dopo un precedente da 28 mila euro – fosse proprio un architetto, valente professionista sul quale non abbiamo dubbio rispetto alle qualità tecniche, legato da una lunga amicizia stretto con il deputato Santillo, ovvero con colui che ha voluto l’accordo tra Cinque Stelle e Carlo Marino alle elezioni e che quindi ha supportato elettoralmente il cartello dell’avvocato di Puccianiello alle Comunali.

Un matrimonio che, ancora oggi, va avanti.

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