CASERTA. Finanche i revisori dei conti amici di Marino hanno scritto che la rottamazione delle multe fatta così è da sagra del puparuolo ‘mbuttunato

27 Giugno 2019 - 16:25

CASERTA (g.g.) – Il Decreto Crescita (DL 34/2019) ha introdotto con l’art. 15 la possibilità di estendere la Rottamazione-ter agli enti locali. Pertanto le regioni, le province, le città metropolitane ed i comuni, possono disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, con stralcio della relativa sanzione.
La definizione agevolata riguarda le ingiunzioni di pagamento ricevute dal 2000 al 2017 al netto delle sanzioni. Ad oggi la pace fiscale (DL 119/2018 art. 3) per cartelle relative al mancato pagamento delle tasse locali, aventi ad oggetto tasse automobilistiche o sulla casa (la IUC, somma di IMU, TASI e TARI) riguardava esclusivamente i ruoli di competenza dell’Agenzia Entrate Riscossione.
La novità introdotta dall’art. 15 del decreto crescita consente agli enti locali di scegliere se estendere la pace fiscale anche ad ingiunzioni e ruoli di propria competenza per tutte le cartelle escluse dall’ambito di applicazione della rottamazione-ter.
Il Comune di Caserta ieri ha approvato in Consiglio Comunale la delibera che prevede l’adesione da parte dell’Ente alla rottamazione ter. Ma, come al solito , nelle delibere in materia finanziaria tutto è stato fatto in maniera molto ma molto approssimativa. Infatti i revisori, che di solito si sono mostrati molto benevoli nei confronti dell’amministrazione targata Marino, non hanno potuto fare a meno di esprimere il proprio disappunto.
La proposta – scrivono i revisori – non è accompagnata da un’analisi degli importi e delle tipologie di entrate che potrebbero essere definite con le agevolazioni previste e di conseguenza non è dato conoscere la perdita derivante dal minore introito dei crediti per sanzioni vantati nei confronti di soggetti morosi”.
Ma cosa vi aspettavate cari revisori, che forse un po’ arrabbiati perché alla fine del vostro mandato che si chiuderà il prossimo 10 luglio non avete ottenuto, ci dispiace per voi, anche per colpa di questo giornale, l’aumento dei vostri emolumenti?
Per tre anni avete consentito tutto l’indecente possibile a questi qua, i vari Carlo Marino, il signor Federico Pica (scusateci, ma di chiamarlo professore non ci viene, visto che di finanza locale, a nostro avviso, ne capisce meno del terzo componente del gruppetto, cioè Girolamo Santonastaso).
Ora, quando ve ne dovete andare, vi meravigliate? Forse perché un po’ di vergogna la provate per quante nefandezze avete, bene o male, fatto passare?
Certo, un ente in dissesto che concede ai suoi concittadini morosi di pagare in comode rate e senza sanzioni e interessi si presta a critiche, specialmente da parte di chi paga regolarmente. Ma state tranquilli cari revisori, noi che conosciamo bene questa città vi diciamo già da ora che l’impatto sarà pari a “zero virgola”.
Perché chi non ha pagato fino ad oggi, continuerà a non farlo e anche questa volta i residui attivi velleitari e immaginati si gonfieranno, truccando il bilancio, annunciando altre perdite di esercizio in sede di Consuntivo, dunque altro indebitamento, “stra”dunque un altro dissesto. Il terzo. Nuovo record del Mondo.
Siccome noi critichiamo, ma poi proponiamo, ritornando all’altra faccia della medaglia della rottamazione, cioè quella relativa alla riduzione apparente della Tari, per affrontare bene i nodi complicati che provocano da anni grave nocumento alle finanze cittadine, occorrerebbe procedere ad una seria pulizia dei ruoli. Ma a chi vogliamo affidare questo compito? All’appena Santonastaso? O, addirittura, al vero “grande fratello” (di orwelliana memoria) di questa città, il dirigente Franco Biondi? Oppure al’ugualmente citato vegliardo signor Pica?
Buona rottamazione a tutti, con la speranza che l’unica vera rottamazione che serve a Caserta, quella dell’amministrazione comunale in carica e di consiglieri che impunemente da 20 anni cambiano partito e schieramento, rimanendo ineluttabilmente attaccati alle loro poltrone, si possa realizzare.