CASERTA Giunta comunale. Vairo, Martino, Sadutto, Credentino: Carlo Marino a caccia di donne. In Origini si rompe l’idillio Guida-Tenga

2 Novembre 2021 - 20:57

Gli eletti di Noi Campani dicono no all’ingresso di Luigi Bosco nell’esecutivo. In Italia Viva è Roberto Peluso a chiedere un assessorato. Il gruppo “Moderati Insieme” pronto a “cedere” la presidenza del consiglio al Pd

 

 

CASERTA (rita sparago) Carlo Marino continua a ripetere che nella sua giunta ci saranno almeno quattro donne. E’ la legge che lo impone ed è proprio il problema delle donne che il sindaco di Caserta sta tentando di risolvere in queste ore. A dargli una mano è stato certamente il lento lavoro dell’Ufficio centrale elettorale presieduto dal magistrato Vassallo che, probabilmente e finalmente, tra domani e dopodomani dovrebbe ultimare le trascrizioni delle preferenze, così da procedere poi alla proclamazione degli eletti. Entro dieci giorni dalla proclamazione, il sindaco dovrà convocare la prima seduta di consiglio comunale nel corso della quale presentare il suo esecutivo-bis. Insomma, Marino ha davanti a sé un altro paio di settimane per “chercher les femmes”.

Qualche nome di donna, nel corso di queste settimane, è già stato ventilato: Adele Vairo (la dirigente scolastica del liceo Manzoni dovrebbe entrare quale assessore esterno della lista “Moderati Insieme per Caserta). In questo caso, pare che il sindaco abbia promesso a Michele Picozzi (candidato del listone e terzo nell’elenco dei non eletti) che per la Vairo si tratterebbe di un “assessorato a tempo”. Ovvero, dopo un paio di anni in giunta, la Vairo andrebbe via per fare posto ad un assessore interno, scelto tra i sette consiglieri del gruppo, il che permetterebbe anche a Picozzi di vivere l’esperienza dell’Assise comunale. Oltre alla Vairo, il gruppo Insieme esprimerà due assessori interni: Emiliano

Casale (Attività produttive), anche vicesindaco e consigliere anziano perché primo degli eletti, e Massimiliano Marzo (Lavori pubblici). Con tre assessori e la delega di vicesindaco, i Moderati quasi certamente dovranno rinunciare all’idea di occupare anche la poltrona di presidente del consiglio comunale (ambita da Lorenzo Gentile).

A capo dell’Assise dovrebbe essere eletto, a questo punto, uno dei consiglieri del Partito democratico e Giovanni Comunale è certamente in pole position. Con tale incarico, ai dem spetterebbero anche due assessorati. Il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero insiste affinché venga confermata Gerardina Martino alle Finanze (quale assessore esterno, quindi), mentre la richiesta di Franco De Michele – che non si è candidato – oltre a suscitare malumore nel gruppo, pare sia stata già cestinata anche dal primo cittadino. Tra l’altro con De Michele nell’esecutivo, non potrebbe esserci surruga in Assise ed Enzo Battarra resterebbe fuori dal Consiglio (cosa che sempre Oliviero vuole scongiurare).

Chi, invece, potrebbe ottenere il via libera per un assessorato è Annamaria Sadutto (la sua candidatura nella lista del Pd, ricorderete, fu bocciata dal capogruppo Andrea Boccagna e dal segretario cittadino Enrico Tresca). L’avvocato, quindi, potrebbe entrare nell’esecutivo in “quota sindaco”.  A questo punto, con Vairo, Sadutto e Martino siamo già a tre donne. Manca la quarta. Il gruppo Noi Campani avrebbe voluto riconfermare l’uscente Maria Giovanna Sparago, ma sembra che il sindaco escluda a priori questa ipotesi. A proporsi quale assessore dei “mastelliani” c’è il coordinatore della campagna elettorale di Marino, ovvero Luigi Bosco. Eppure i tre eletti del gruppo Liliana Trovato, Antonio De Lucia e Domenico Natale non vogliono che sia Bosco a rappresentarli in giunta. Quindi chi? La stessa Trovato? Pare proprio che lei non voglia far parte dell’esecutivo.

Emilianna Credentino (che quasi certamente ha superato per numero di preferenze Pasquale Antonucci) entrerà in consiglio quale terza eletta di Italia Viva. Pare che lei sia restia ad un ingresso in giunta, ambito invece da Roberto Peluso (che sembra averne fatta esplicita richiesta al sindaco) ma anche dal primo dei non eletti Pasquale Antonucci. Infine nella lista Origini sembra che i due eletti siano già ai ferri corti. Da un lato Francesco Guida che ha richiesto la presidenza del consiglio comunale, dall’altra Donato Tenga che ambirebbe ad un assessorato. Ma alla civica “spetta” un unico premio visti i risultati della lista. Chi la spunterà è ancora difficile dirlo.