CASERTA. Il clan dei Casalesi nel parcheggio di via San Carlo. Assolti l’uomo dei soldi, la moglie e il figlio dell’imprenditore Sagliocchi

29 Maggio 2025 - 10:03

Bilotta è stato difeso dall’avvocato Siracusa e dal legale Tucillo, Vincenzo Sagliocchi e la madre sono stati assistiti dall’avvocato Nando Letizia

CASERTA – È arrivata ieri dalla IV sezione penale della Corte d’Appello di Napoli l’assoluzione per Emilio Bilotta, promotore finanziario, Vincenzo Sagliocchi e Raffaella Passarelli, moglie e figlio dell’imprenditore Michele Patrizio Sagliocchi. I tre erano stati condannati in primo grado a tre anni e dieci mesi di reclusione con l’accusa di reimpiego di denaro di provenienza illecita, nell’ambito dell’inchiesta sul parcheggio interrato di via San Carlo, a Caserta.

La sentenza di secondo grado ribalta completamente il verdetto del giudice dell’udienza preliminare, che aveva ritenuto i tre imputati responsabili, all’esito del rito abbreviato.

Resta invece pendente il procedimento, con rito ordinario, a carico di Michele Patrizio Sagliocchi, imprenditore ritenuto vicino al boss Michele Zagaria e accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Con lui sono stati rinviati a giudizio anche Carmine Domenico Nocera, progettista del bunker utilizzato dal boss durante la sua latitanza, e Franco Biondi, dirigente del Comune di Caserta, entrambi accusati di corruzione per presunti favori in cambio di denaro (200.000 euro secondo l’accusa), un vicenda giudiziaria entrata a gamba tesa nella relazione che ha portato allo scioglimento per infiltrazione e condizionamento criminale dell’amministrazione del sindaco Carlo Marino.

A processo, sempre con rito ordinario, anche Michele Zagaria, capo dell’omonimo clan dei Casalesi, e gli imputati Teresa Capaldo e Fabio Fontana.

La vicenda riguarda le presunte infiltrazioni del clan Zagaria nei lavori per la realizzazione del parcheggio interrato di via San Carlo, un’opera pubblica nel centro di Caserta.