CASERTA. L’appalto alla 3D Service al genero di Giovanni Pascarella ha fatto perdere oltre mezzo milione di euro alla città? E Marino che fa? Dà un altro incarico al suo socio

5 Giugno 2021 - 18:32

CASERTA – Può un tratto di pista ciclabile dal valore di circa 140 mila euro far perdere oltre mezzo milione al comune di Caserta? Pare proprio di sì. Almeno questo è ciò che leggiamo dal decreto direttoriale del ministero della Transazione Ecologica, parliamo del dicastero che potevamo definire fino a pochi mesi fa il ministero dell’Ambiente. Ma andiamo per gradi.

Alla fine dello scorso anno, esattamente il 29 dicembre 2020, il comune di Caserta era stato ammesso al co-finanziamento del ministero dell’Ambiente per un enorme progetto relativo alla creazione di una pista ciclabile che avrebbe abbracciato tutto il capoluogo. Valore dei lavori: 799.914,73 euro. Valore del finanziamento ministeriale: 599.914,73 euro. In pratica 3/4 di questo “anello ciclabile” sarebbe stato realizzato grazie a fondi statali e non del comune.

Se non fosse che a febbraio di quest’anno all’amministrazione di Carlo Marino è venuto un dubbio: “ma possiamo prendere questi soldi se già abbiamo creato alcuni tratti di pista ciclabile inseriti nel progetto grazie ad altri fondi?”. Domanda alla quale il ministero ha risposto in pratica picche, togliendo i 599 mila euro di finanziamento alla città. La richiesta del comune di modificare il progetto dopo averlo presentato perché – leggiamo testualmente – “alcuni tratti sono già stati realizzati con altre risorse

è quindi andata a finire male, anzi malissimo.

Dal dicastero della Transazione Ecologica è arrivato un no molto chiaro sulla questione, in una nota alla quale l’amministrazione Marino ha avuto 30 giorni di tempo per rispondere. Ma si sa, l’ufficio tecnico del comune di Caserta è sempre impegnato, sempre indaffarato e questa lettera è finita nel dimenticatoio. Tant’è che è divenuta definitiva l’esclusione del comune da questo finanziamento da 599 mila euro.

E quindi, provando a recuperare dati dalla cronologia della memoria, quale sarebbe il tratto di pista ciclabile incriminato che ha fatto perdere oltre mezzo milione di euro al comune? Leggendo il progetto presentato al ministero e consultabile nella delibera di consiglio comunale del maggio 2019, il tratto di pista ciclabile già realizzato dovrebbe essere proprio quello di via Verdi, quel pezzo che, assieme al passaggio di Corso Giannone e via Renella, è costato 140 mila euro circa e i cui lavori sono stati affidati al consorzio Energos. Che poi, in realtà, li ha consegnati alla casertana 3D Service, con sede a via G.M. Bosco. Una società che in pochissimo tempo è passata da essere una sconosciuta in città a ricevere anche l’appalto sulla segnaletica stradale dal valore di 1 milione di euro circa.

Per chi non ha letto i precedenti articoli sulla 3D Service

, il suo socio di maggioranza è il geometra 29enne Agostino D’Addio. Nome meno noto rispetto a quello del suocero, l’imprenditore Giovanni Pascarella di Valle di Maddaloni. Ex sindaco di quel comune e imprenditore edile per anni attivissimo in città.

Ad oggi non sappiamo se questi 599 mila euro saranno recuperati dal comune, ma possiamo dirvi che l’amministrazione ora ci sta provando. Dopo aver fatto passare inutilmente i 30 giorni di tempo dalla notifica della nota con cui il ministero escludeva il comune dal finanziamento, il sindaco Carlo Marino ha deciso che si farà ricorso al Tar contro il dicastero, ma anche verso il comune di Siena, che ha sostituito la città capoluogo. Per recuperare questi soldi, quindi, verranno spesi altri 5 mila euro per pagare l’avvocato incaricato Francesco Maria Caianiello.

E qui parliamo di un legale di estrema fiducia del sindaco Marino, legato proprio alla vita lavorativa del sindaco, anch’egli avvocato. Infatti, Marino e Caianiello hanno lavorato insieme diverse volte. Ad esempio, nel 2011 hanno rappresentato e difeso assieme il comune di Cancello ed Arnone in una questione pendente al Tar prima e al Consiglio di Stato poi, ma non solo. Pochi anni prima, sempre assieme, sono stati i legali di una società di Villa Literno, precisamente la Galassia Immobiliare di Vincenzo Sagliocchi, in un’altra causa, questa volta dal lato del privato contro l’amministrazione comunale liternese.

Marino, poi, è stato difeso dall’avvocato Caianiello sulla questione degli Swap, cioè della rinegoziazione dei mutui avvenuta nel 2004, che vedeva imputati davanti alla Corte dei conti assessori, consiglieri e dirigenti della seconda giunta Falco per i quali era stato chiesto un maxi-risarcimento da 4 milioni e 800 mila euro, ricambiando ciò he era successo nel 2012, quando l’attuale sindaco aveva rappresentato Caianiello nella richiesta di pagamento che l’avvocato aveva fatto al comune di Capua.

Arriviamo a qualcosa di più recente adesso. Quando il progetto di ampliamento e il parcheggio dell’ospedale di Caserta è finito in tribunale, cioè quando i proprietari dei terreni – tecnicamente destinati a verde pubblico attrezzato secondo il Piano regolatore generale – hanno presentato un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento di una serie di provvedimenti relativi appunto all’ampliamento e al parcheggio del nosocomio, l’amministrazione del sindaco Marino ha chiamato proprio l’avvocato Caianiello a difendere il comune. Chiudiamo infine con l’Anci. Nel luglio scorso è stata firmata una convezione gratuita tra ANCI Campania, guidata dal presidente Carlo Marino, e lo studio legale dell’avvocato Francesco Maria Caianiello, finalizzata all’istituzione di uno sportello legale di supporto per i comuni relativamente ad assistenza in diritto amministrativo, con specifico riferimento alle materie dell’urbanistica, dei contratti pubblici, del governo del territorio e dell’edilizia.

Non sarebbe stato più facile (e meno costoso) stare attenti prima?

IL DECRETO MINISTERIALE E L’INCARICO DEL COMUNE DI CASERTA ALL’AVVOCATO