CASERTA. ORGIA CLIENTELARE. Carlo Marino assume anche la moglie dello “stratega” dei rifiuti Antonio Melone già indagata dalla DDA. E (forse) un suo praticante di studio e candidato con il PD

16 Ottobre 2023 - 17:16

Non possiamo darvi informazioni precisissime sulla possibilità di attingere ai secondi, ai terzi classificati nelle graduatorie dei concorsi del Pnrr, perché al comune di Caserta (riteniamo al pari di tutti gli altri) è stato garantito il lusso di poter affermare, così come scritto nella determina di alcuni giorni fa, che queste saranno assunzioni “eventuali” che, poi, configura un modo per tenersi le mani completamente libere e con una discrezionalità del 100%

CASERTA – Almeno per i prossimo tre anni non dovrebbero esserci problemi. Avendo organizzato la spesa, ovviamente a carico del governo che, a sua volta, la metterà a carico dell’Unione Europea e dunque, in minima quota parte dell’Italia, il nostro capoluogo non dovrà ricorrere a nessun incarico esterno rispetto ai giudizi in cui è coinvolto.

Diciamo che la coppia composta dalla storica Lidia Gallo (assunta al comune ai tempi di Gigi Falco quando Pino Maccauro, suo marito al tempo, poi si è separata, era un pezzo grosso di Forza Italia, al punto da guadagnarsi una nomina di assessore regionale direttamente indicato dai fratelli Antonio e Fulvio Martusciello nella giunta dell’allora governatore Antonio Rastrelli) e dalla new entry Rosaria Nocerino, zanniniana di ferro, arrivata al comune grazie ad una velocissima procedura interregionale ipso

facto da Isernia, dove era stata assunta, sarà largamente sufficiente ad occuparsi del contenzioso.

Scriviamo ciò anche perché abbiamo la sensazione – graduatoria dell’ultimo concorso alla nome (clicca qui per leggere il primo) – che saranno almeno tre i nuovi assunti, seppur a tempo determinato.

La già citata Angelina Lanzante, della serie tutto in casa e tutto in famiglia, compagna del segretario comunale Salvatore Massi (leggi qui), ma anche un altro nome certo non estraneo alle cronache di CasertaCe: trattasi della signora Luana Picazio, moglie di Antonio Melone, uno di quelli che comanda nella “monnezza” casertana il quale, da coordinator, rappresenta l’occhio vigile del sindaco Carlo Marino nelle varie imprese (in verità due) che si sono avvicendate negli ultimi dieci anni: cioè Ecocar (o consorzio Ecocar, un’altra vergogna delle due società con diverse partite iva e diverse visure che si sono scambiate la titolarità dell’affidamento senza che nessuna autorità intervenisse) e poi la nuova arrivata, la Isvec, di cui è formalmente proprietario Ivano Balestriere che ha nominato come presidente il casertano Giuseppe Izzo.

Anche se, come le cronache di questi giorni ci insegnano, è sempre imprudente considerare gli amministratori, i direttori generali, i cuori operativi di un’azienda dei rifiuti, come quelli che realmente ne detengono il controllo proprietario, al di là di ciò che è scritto in una visura storia la quale, con i prestigiatori che operano nello specifico settore, conta poco e nulla.

Il nome della signora Picazio lo abbiamo incontrato al tempo dell’emissione dei decreti di perquisizione, con automatica iscrizione nel registro degli indagati, ad opera della Direzione distrettuale antimafia di Napoli nell’indagine, condotta dalla prima sezione della Squadra Mobile della questura di Caserta, sulle presunte cointeressenze del clan dei Casalesi – rappresentato in prima battuta da Luigi Lagravanese e in seconda battuta da Pasquale Capriglione, imprenditore di Carinola, trapiantato a Falciano del Massico – e diversi componenti degli uffici comunali e di quelli dei cosiddetti ambiti intercomunali nella gestione dei meccanismi di attribuzione di importanti appalti nel settore dei Servizi Sociali.

In questa indagine risultò indagata anche l’assessora del comune di Caserta in questo specifico settore Maria Giovanna Sparago.

In un’intercettazione risultò che questa, discutendo con Sofia Flauto, ex moglie, ma in totale armonia imprenditoriale, di Lagravanese, affermò con chiarezza alla sua interlocutrice che era lì con l’obiettivo di ottenere il coordinamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito C01 (riunisce i comuni di Caserta, San Nicola, Casagiove e Castel Morrone, dicevamo, questa espresse un concetto molto chiaro: la signora Luana Picazio in Melone (anch’egli indagata e sottoposta a perquisizione nel dicembre di due anni fa) avrebbe dovuta essere inserita nell’organico della cooperativa di Flauto e Lagravanese e che questo avrebbe rappresentato l’unico modo – così scritto nel decreto di perquisizione – affinché Carlo Marino desse il via libera al servizio di coordinamento e gestione dell’Ambito C01 alla Cooperativa Eco del duo Flauto-Lagravanese.

Questo è ciò che venne intercettato e ascoltato direttamente dalla voce dell’assessora Sparago.

Se questo, poi, non ha rappresentato e non ha potuto rappresentare per la magistratura inquirente un fatto sufficiente per inserire anche Marino in questa indagine è, come si dice, un altro paio di maniche.

Non è sufficiente per indagare Marino. Ma è sufficiente a noi per affermare che la signora Picazio fosse in cima ai pensieri del sindaco di allora che è anche il sindaco di oggi.

Di conseguenza, non ci stupisce il fatto di trovarla al primo posto e quindi praticamente già assunta come esperto amministrativo gestionale e al secondo posto (non si sa mai ed è sempre meglio avere un piano b) nella graduatoria degli esperti giuridici, ovvero quello in cui svetta la citata Lanzante.

Negli articoli su questi ridicoli concorsi in cui prevalgono nomi di parenti, amici e chi più ne ha, più ne metta, i lettori più attenti e avveduti di CasertaCe avranno notato da parte nostra l’udo di molti condizionali.

La cosa non è dovuta ad una lettura superficiale dei documenti amministrativi pubblicati dal comune, ma da una possibilità che questo Stato italiano (che la fa facilissima con questa storia del PNRR) concede agli enti locali.

Al riguardo, recita testualmente un passo della determina 1299 dell’11 ottobre a firma del dirigente unico – praticamente a tutto, quindi anche all’Urbanistica dopo il pensionamento di Giovanni Natale – Franco Biondi: ” […]formazione di graduatorie da utilizzare per eventuali assunzioni di personale a tempo determinato“.

IL GIOCHINO DELLA GRADUATORIA E LE ASPETTATIVE ROSEE DEL PRATICANTE (E CANDIDATO) DI CARLO MARINO

Messa così sembra un fatto problematico. Una formula che appare come un’esposizione di incertezza sul fatto stesso che ci possano essere assunzioni. In realtà, il “marpionume” della cucina degli orrori del comune di Caserta, nel momento in cui scrive eventuali assunzioni, si va a garantire, in un regime di assoluta mancanza di trasparenza, la possibilità di assumerne uno in un settore, due in un altro o anche zero nell’altro settore ancora, se il primo in classifica dovesse dimenticarsi di inginocchiarsi fino alla genuflessione nel momento in cui gli si para davanti lo stesso Biondi o Carlo Marino.

In apparenza, Francesco Giuseppe Sacco, invece, è arrivato terzo nella graduatoria dell’assunzione di esperto giuridico. In realtà non è così perché è stato appollaiato proprio alle spalle della seconda classificata, Luana Picazio.

Questa, come detto prima, si è già aggiudicata e ne è capo classifica del concorso per esperto amministrativo gestionale. Insomma, una roba alla Magliocca&Zannini i quali, quando ebbero davanti 10/15 classi di concorso negli ormai famosi (e impuniti) concorsi banditi dall’Amministrazione Provinciale, organizzarono una sorta di gioco del mosaico impazzito nel quale accadde che soggetti vicinissimi all’uno, all’altro o ad entrambi si trovarono a partecipare anche a tre concorsi che, però, in quel caso definimmo a “graduatorie semoventi”.

Banditi per 3/4/5 posti a categoria, si allargarono poi con una dilatazione di pianta organica, frutto di un piano del personale che a pochi mesi di distanza vedeva più che raddoppiarsi il fabbisogno, con 10/12/14 posti a concorso.

Dei giochini che permisero di assumere, far entrare persone sicuramente raccomandate che in apparenza erano rimaste fuori gioco sia dalla prima graduatoria, sia da quella allargata, ma che aumm aumm, in segreto (ma non per noi), venivano ripescate dalla posizione 16,17 eccetera, proprio grazie al giochino di quelli risultati vincitori già in prima battuta o con le graduatorie semoventi in almeno due classi di concorso.

Ritornando al caso di cui ci stiamo occupando, qualcosa di positivo dovrà necessariamente arridere al buon Sacco. Lo diciamo come pronostico. E se di qui a 7/8 mesi ci saremo sbagliati, chiederemo scusa e opereremo la dovuta rettifica.

Francesco Giuseppe Sacco, infatti, si è candidato nel Partito Democratico alle elezioni comunali del settembre-ottobre 2021, a sostegno del sindaco uscente e rientrante. Un atto di generosità e riconoscenza nei confronti di Carlo Marino per il quale Sacco ha operato come praticane all’interno del suo studio legale e non sappiamo se ci operi ancora.

Caserta questa è perché così la voglio i casertani.

qui sotto, le graduatorie