CASERTA RIPARTA DALLE PECORE. A Mezzano la cerimonia della tosatura. La pastorizia come ultima salvezza della città

3 Giugno 2023 - 18:26

CASERTA – La città di Caserta, lo sappiamo, non vive esattamente il suo periodo d’oro. Il capoluogo della nostra provincia è sostanzialmente un luogo devastato.

Territorialmente, la condizione del verde pubblico, degli edifici comunali e delle strade è imbarazzante e figlia di un’incuria, di un’indifferenza che le amministrazioni degli ultimi anni si portano sulla coscienza, nel caso quest’ultima fosse in funzione.

E, parlando proprio di coscienza, anche sul lato morale non andiamo granché bene, per usare un eufemismo.

Abbiamo forse perso ogni parola per raccontare su CasertaCe quello che è avvenuto di moralmente e legalmente discutibile nella città guidata da quasi 7 anni dal sindaco Carlo Marino, da decenni dal suo fidato console Franco Biondi, e da tutta una pletora di consiglieri comunali i quali, piuttosto che alzare la voce, portando in aula le doglianze dei casertani, raccontando ciò che non va, facendo, quindi, il lavoro per il quale sono stati votati, preferiscono guardare al gettone, all’interesse particolare, il loro, chiaramente, piuttosto che l’interesse generale.

Un disinteresse verso la cosa pubblica che ha portato a vicende imbarazzanti, tantissime, partendo da quello che è il caso più eclatante, ovvero dall’inchiesta dell’Antimafia sulla gara dei rifiuti 116 milioni di euro truccata che vede sotto processo il sindaco di Caserta Carlo Marino e che ha portato all’arresto del funzionario in pensione, poi richiamato proprio dal primo cittadino, Pippo

D’Auria, oltre che ad altri soggetti attualmente imputati.

Ma questo è solo la punta dell’iceberg di una serie di comportamenti moralmente discutibili, a volte chiaramente illegali e illegittimi, a nostro avviso, compiuti in questi ultimi anni negli uffici di Palazzo Castropignano.

Spesso si dice che, quando bisogna dare un taglio col passato, bisogna ripartire da zero. Ripartire dalle basi, dalle origini.

E cosa c’è di più legato alle antiche tradizioni che il rito della tosatura a mano delle pecore? Ed è quello che è successo questa mattina a Mezzano, nella parte alta della città di Caserta, dove una vera e propria cerimonia è avvenuta con protagonisti gli ovini di proprietà dell’impiegato dell’Aeronautica Militare Domenico Natale.

Tanti gli allevatori presenti per questo momento, ma tanti anche i curiosi che si sono fermati a vedere delle immagini che in una città capoluogo, in un mondo tecnologico e sempre più connesso e indirizzato verso il futuro, destano quantomeno curiosità.