APPALTO RICCO, MI CI FICCO. Il dirigente Franco Biondi si autoproclama presidente per quello dei tributi, ma senza il voto in consiglio comunale la gara è illegittima

21 Febbraio 2021 - 16:34

Come vi diciamo da tempo, per esternalizzare i servizi pubblici che l’ente cittadino mette a disposizione è obbligatorio l’intervento del consiglio comunale. Ma nel capoluogo questo non è avvenuto

CASERTA – Nove giorni. Tanto è passato dal momento in cui il Collegio dei revisori dei conti ha chiesto ufficialmente lumi al dirigente comunale Francesco Biondi sulla gara relativa all’esternalizzazione della riscossione dei tributi, attualmente in mano e in proroga alla Pubbliservizi, al momento in cui lo stesso Biondi si è nominato presidente nella commissione per lo stesso appalto.

Come scrivevamo qualche giorno, ma in realtà come vi diciamo da tempo, per esternalizzare i servizi pubblici che l’ente cittadino mette a disposizione è obbligatorio l’intervento del consiglio comunale (

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). Ma a Caserta questo non è avvenuto.

Infatti, la gara è stata bandita senza che l’assemblea cittadina desse il via libera alla esternalizzazione della riscossione dei tributi.

Quando, a suo tempo, il consiglio si pronunciò si pronunciò per l’esternalizzazione, ciò non fu stabilito per l’eternità dei secoli, bensì per un periodo determinato che si sarebbe chiuso al momento della scadenza del contratto relativo alla gara scaturita da quel mandato del consiglio. Ed è proprio sulla questione dell’assemblea cittadina, il Collegio dei revisori, guidato da Giuseppe Fattopace, ha chiesto informazioni specifiche al dirigente comunale Biondi, che dovrà dare motivazioni di questa scelta.

E mentre tutto questo avviene, mentre i dubbi sull’illegittimità di questa gara sono vivi e si basano sulla legge, infatti, l’articolo 42 del testo unico sugli enti locali specifica chiaramente come il consiglio comunale decida sulle esternalizzazioni dei servizi, il comune di Caserta va avanti e nomina componenti della commissione di gara per l’appalto sulla riscossione dei tributi.

Come detto, il presidente sarà proprio lo stesso firmatario della determina, Francesco Biondi, gli altri due componenti sono Giovanni Natale e Michele Paone.

Col passare dei mesi, è sempre più sconcertante il modo in cui l’amministrazione comunale sembra disinteressarsi delle regole che il legislatore ha sancito e delle attenzioni che le vengono rivolte dall’organismo di controllo. Una gara che, legge alla mano, pare non possa essere ritenuta valida e quindi a rischio annullamento, in caso di ricorso al Tribunale amministrativo, in assenza del voto del consiglio comunale, viene portata avanti come se nulla fosse, nonostante i revisori dei conti, seppur pavidamente, facciano notare la discrasia tra legge e pratiche al comune di Caserta.

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