Caserta, un’affascinante destinazione da scoprire

18 Giugno 2022 - 01:31

Caserta è sinonimo della reggia che vi si trova, un’opulenta tenuta che rivaleggiava con lo splendore di Versailles. Ma Caserta è una città a sé stante, essendo stata abitata dall’uomo sin dall’arrivo delle antiche tribù sannitiche migliaia di anni fa. Successivamente subentrarono i Romani, seguiti dai Longobardi dopo la caduta dell’impero. Il vescovo fondò Caserta Vecchia sul colle nel medioevo. Con la costruzione della sottostante Reggia (Palazzo Reale) il centro storico perse il suo significato. Oltre a tutti i posti da vedere o visitare ci sono luoghi dove ti puoi fermare per mangiare o bere qualcosa mentre giochi agli slot gratis

sul telefono.

Reggia Caserta

Alla Reggia di Caserta, puoi vivere la regalità italiana del 18° secolo. Questo sito Patrimonio dell’Umanità, costruito per i re Borbone di Napoli per rivaleggiare con la Reggia di Versailles, dispone di oltre 1.200 stanze e di ampi giardini paesaggistici. Esplora le cabine splendidamente arredate. Ammira i vivaci affreschi e il soffitto con accenti dorati della sala del trono. Fai una passeggiata attraverso i prati curati del giardino e la fontana in marmo. Puoi noleggiare biciclette qui per esplorare tutti i 3 km di sentieri nel giardino.

Castellum
Aquae

Il Castellum Aquae, noto anche come Castellum Divisorium de Nîmes, è un notevole castellum romano. Si trova alla fine dell’acquedotto di Nimes, lungo cinquanta chilometri, che veniva utilizzato per trasportare l’acqua dalla fontana dell’Eure all’allora città romana di Nemausus. Tra i due castellum, solo uno dei Castellum Aquae è ora visibile sulla via laterale, con i suoi tratti evidenti visibili anche da dietro le recinzioni. Potrai vedere le dieci aperture attorno alle pareti della vasca, ognuna delle quali ha un diametro di quaranta centimetri. In precedenza l’acqua veniva trasportata attraverso tubi fogliari collegati a queste aperture.

Aversa

Aversa è una città e sede vescovile della regione Campania dell’Italia meridionale, situata nella fertile pianura campana a nord di Napoli. Fu fondata nel 1030 dai Normanni, che ne fecero la capitale della prima contea normanna d’Italia. Divenne un centro culturale, noto per i suoi ginnasi, e una diocesi della Santa Sede. Notevoli sono la cattedrale dell’XI secolo e il castello normanno, entrambi ricostruiti nel XVIII secolo.

Duomo di San Paolo

Questo edificio è stato costruito sul sito di un’antica città. Tuttavia, dal suo completamento nel 1090, la chiesa ha subito così tante modifiche che oggi rimangono solo poche tracce della struttura originaria: il deambulatorio, in quest’ultimo alcuni reperti esposti, e le antiche colonne nude inglobate nei pilastri che dividono le navate; la cupola ottagonale, invece, fu ricostruita nel XIV secolo, e il campanile, nonostante le sue caratteristiche normanne, risale al XV secolo (la guglia originaria crollò poi nel 1694).

Esternamente presenta una banale facciata barocca settecentesca, ma sono degni di nota il campanile e la cupola ottagonale, con 44 logge cieche e 52 lesene. Un arco settecentesco collega il campanile al corpo principale della chiesa.

L’interno è vasto, a tre navate, la centrale delle quali è più ampia; la lunghezza complessiva è simile a quella della chiesa della SS. Annunziata, ma le proporzioni sono maggiori per la presenza del deambulatorio.

 

Chiesa e Monastero di San Francesco

Il nucleo originario del Monastero di San Francesco, indipendentemente dalle dimensioni, risale al XIII secolo, al quale si possono attribuire il portico della chiesa e la parte inferiore del campanile poggiante sulla bella cupola smaltata. Completamente ricostruita tra il XVII e il XVIII secolo, la chiesa si presenta oggi in uno sfavillante stile barocco con interni decorati con marmi colorati, splendidi stucchi e pregevoli dipinti; la volta è così splendidamente decorata da coprire l’unica piccola navata centrale, con 3 magnifiche cappelle a destra e 2 a sinistra: la terza campata è in realtà l’ingresso della sacrestia con un pannello intagliato del XVIII secolo; sopra l’ingresso si trova un magnifico organo a canne del XVIII secolo.

Tra i dipinti della chiesa si ricordano quelli della prima cappella a destra (Assunzione del Guercino), i due grandi dipinti di Francesco Mura ai lati del presbiterio (Santa Chiara che mette in fuga i Saraceni a destra e Discesa del Santo Spirito a sinistra), la tela dietro l’altare maggiore seicentesco detto lo “Spagnoletto” (San Francesco in Gloria) di Jusepe De Ribeira, e (Adorazione dei pastori). Merita una visita anche il chiostro, che conserva ancora parti di epoca romanica, oltre ad affreschi di varie epoche, tra cui alcuni molto suggestivi affreschi del XIII secolo.