Chiede di scendere a CASERTA per stare vicino alla mamma malata, ma l’Esercito dice no. LA DECISIONE DEI GIUDICI

9 Giugno 2024 - 14:30

CASERTA – La necessità di contemperare al diritto di un figlio di stare vicino alla madre affetta di disabilità e le prerogative di un corpo fondamentale per lo Stato qual è l’esercito.

Ha dovuto decidere su questa difficile materia la Prima sezione bis del Tar del Lazio, verso la quale un militare in servizio presso il reggimento sostegno aviazione di Bracciano ha fatto ricorso dopo il mancato accoglimento da richiesta di essere trasferito in una sede di servizio distaccata a Caserta per stare vicino alla madre portatrice di handicap.

L’assenza nelle sedi richieste – Napoli, Caserta, Ischia, Nola e Capua – di una posizione libera pari al ruolo e al grado del militare e una carenza nel reparto di appartenenza hanno spinto il Dipartimento del personale al rifiuto dell’istanza.

A questo punto l’uomo non si è dato per vinto, presentando ricorso al Tar del Lazio.

Il militare ha segnalato ai giudici amministrativi che quel ruolo di tecnico di primo livello era sì relativo al suo grado ma che da tempo ormai era stato indirizzato a un servizio di ufficio differente e che, quindi, non avrebbe avuto il peso prospettato dal dipartimento il suo trasferimento.

Inoltre, il militare era già stato trasferito, a Napoli, seppur per un periodo limitato

e nel frattempo il reparto di Bracciano avrebbe visto delle assunzioni al suo interno di recente.

I giudici della Prima sezione della corte amministrativa regionale hanno però confermato l’impianto decisorio del Comando militare.

I nuovi addetti arrivati al reparto di appartenenza del militare che chiedeva di essere trasferito a Caserta non hanno migliorato le gravi carenze di personale.

I giudici spiegano che “la sola scopertura del 24% della categoria di appartenenza di graduati e idonei a far emergere una situazione di rilevante sotto alimentazione tale da sorreggere la scelta di evitare il depauperamento ulteriore anche di una sola risorsa“. Anzi, il fatto che il militare non sia adibito alle mansioni di tecnico aeromobile prova ulteriormente la carenza del reparto.

Per quanto riguarda il trasferimento temporaneo a Napoli, per il Tar il provvedimento è nato per esigenze diverse e di un periodo limitato.

I giudici amministrativi quindi, non hanno ritenuto irragionevole o illogico il provvedimento del dipartimento del personale, confermando la decisione e il non accoglimento dell’istanza di trasferimento verso Caserta.