COMUNE DI CASERTA Marino Bella ciao, ora si sente Stalin; purghe disciplinari e trasferimenti per i dipendenti che hanno osato non votarlo

28 Ottobre 2021 - 20:04

Da “Bella ciao” a “Bandiera rossa” il passo è breve. Continua il processo di comunistizzazione del primo cittadino che fa deportare nei gulag dell’Anagrafe e del cimitero di Casola, i presunti traditori

 

 

CASERTA (r.s.) Prima l’esultanza, i brindisi, le cene, le torte e le candeline, ma ora per il sindaco di Caserta sembra sia giunto il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Nel suo processo di comunistizzazione Carlo Marino, dopo avere intonato “Bella ciao”, ha fatto un passo in avanti: probabilmente cantando “Bandiera rossa” il rieletto primo cittadino sta ora applicando le purghe staliniane verso coloro che sono considerati “ostili al regime”, traditori che hanno osato non sostenerlo nel corso della campagna elettorale o, peggio, che si sono schierati più o meno palesemente con l’avversario.

In questa settimana, infatti, tanti dipendenti del Comune, gli “infedeli”, hanno subito provvedimenti disciplinari o trasferimenti da un ufficio, magari comodo e vicino casa, ad altri uffici dislocati in frazioni o periferie o, peggio, tra i più “malandati” della macchina amministrativa. E’ così che una dipendente comunale che faceva parte fino a poco tempo fa della segreteria del sindaco, è stata trasferita nientepopodimenoche all’Anagrafe di Falciano, ufficio da tutti detestato, dipendenti e utenti.

Un altro impiegato pubblico è passato dall’Ecologia al cimitero di Casola (meno puzza e più aria pulita, almeno). Ancora, un altro dipendente, tra l’altro portavoce del sindaco, pare ora debba compiere i suoi doveri alle Attività produttive. Insomma, ce n’è un po’ per tutti e chi non ha subito trasferimenti ha però avuto provvedimenti disciplinari (ben due allo stesso dipendente, immediatamente dopo il ballottaggio). Nel mirino del primo cittadino del Partito democratico ci sarebbe, però, anche qualche dirigente: Girolamo

Santonastaso, dirigente del settore Finanze potrebbe essere trasferito, o invitato a trasferirsi, in altro comune, magari a Capua. Probabilmente Santonastaso è ritenuto colpevole della candidatura del nipote Paolo nella lista di Fratelli d’Italia (tra l’altro è il primo degli eletti e quindi, siederà all’opposizione in consiglio comunale). Un altro dirigente che potrebbe finire nel mirino è Giovanni Natale, cugino di Marino, i cui settori di competenza potrebbero essere ridimensionati.