CONSIGLIO COMUNALE DI CASERTA. Commissione paesaggistica: i nomi dei 5 eletti. Vignola, Fusco e Giovine si schierano con la maggioranza e bocciano la sospensiva di Napoletano (Fdi)

10 Maggio 2022 - 13:24

I tre consiglieri fanno da sponda al centrosinistra di Carlo Marino. Nella Commissione gli architetti Corvese, Luigi D’Angelo, Gaetano Riccardelli, Fabrizio Fusco, Pasquale Giaquinto.

 

 

CASERTA (r.s.) Dopo le interpellanze e le interrogazioni, il consiglio comunale ha dato il via alla discussione dei diversi punti all’ordine del giorno. Chiesta e ottenuta l’inversione dell’odg per discutere, già in mattinata, della Commissione paesaggistica. Ma è sulla richiesta di revoca della delibera, proposta dal consigliere d’opposizione Pasquale Napoletano (Fdi), che vale la pena soffermarsi. “Ho riscontrato diverse contraddizioni nella stesura del bando – ha spiegato Napoletano – e nella determina dirigenziale. Da un lato si fa un bando in cui si  invitano i professionisti a partecipare. Poi contestualmente, nonostante questi professionisti siano in possesso dei requisti richiesti, il Consiglio si arroga il diritto di poter votare anche chi non ha partecipato alla manifestazione d’interesse. Chi ha letto l’avviso ha certamente riscontato queste incongruenze. Tra l’altro, al di là dell’aspetto formale, è una questione di rispetto verso i 14 professionisti che hanno partecipato al bando”.

Ovviamente, la maggioranza ha votato compatta no alla richiesta di sospensiva proposta da Napoletano, ma, fatto ancora più strano, anche Raffaele Giovine, Romolo Vignola e Dino Fusco hanno votato, unitamente alla maggioranza, no alla proposta dell’esponente di Fratelli d’Italia.

Al di là del merito della questione Commissone paesaggistica, il no dei tre consiglieri d’opposizione segna, se ancora ce ne fosse bisogno, una netta divisione nella minoranza ma, soprattutto, la loro “sudditanza” rispetto al sindaco ed alla sua giunta: da un lato il gruppo di centrodestra che fa riferimento a Gianpiero Zinzi (Fabio Schiavo, Maurizio Del Rosso, Donato Aspromonte, Alessio Dello Stritto), poi i due consiglieri Pio Del Gaudio e Roberto Desiderio e, dall’altro, chi fa da sponda alla maggioranza del primo cittadino.

Ciò che è accaduto stamattina non stupisce più di tanto: più volte i tre consiglieri hanno dimostrato fin troppa pacatezza rispetto ai temi posti in questione dalla maggioranza.  Fin troppe volte si sono accodati al centrosinistra. Certo, sono stati anche loro eletti in liste che hanno poco a che vedere con il centrodestra cittadino. Ma hanno scelto di stare in minoranza e sedendosi tra quei banchi, dovrebbero far sentire alla città che esiste anche la loro di opposizione consiliare. E, invece, fin dal ballottaggio che lo scorso ottobre ha riportato Carlo Marino alla guida del Comune e della città, hanno dimostrato di volere fare da sponda al rieletto sindaco ed alla sua maggioranza. Un’intesa, la loro, che probabilmente proprio in quei quindici giorni tra primo turno (e, quindi, con un consiglio comunale già pressoché definito) e ballottaggio, è stata sancita. A chi li ha votati, però, probabilmente non farà piacere sapere che i tre consiglieri eletti oggi sono appiattiti sulle posizioni del centrosinistra che è maggioranza effettiva in consiglio comunale. Chi ha votato Giovine, Fusco e Vignola fa parte di quella parte di elettorato casertano che mai avrebbe votato per Marino e per le sue liste. Ed a loro Giovine, Fusco e Vignola, dovrebbero spiegare il perché di questo appiattimento.

Tralasciando ora questa loro poca coerenza, i consiglieri hanno successivamente votato i componenti della Commissione paesaggistica che, alla fine, è risultata composta dagli architetti Corvese, Luigi D’Angelo, Gaetano Riccardelli (hanno ottenuto entrambi 7 voti, Riccardelli era l’indicazione della minoranza), Fabrizio Fusco, Pasquale Giaquinto.