CORONAVIRUS. Il giallo dei 50 senegalesi in quarantena. Il sindaco Marotta risponde, ma per il momento non convince (almeno noi)

19 Luglio 2020 - 10:57

SAN NICOLA LA STRADA – Nella giornata di ieri, sabato, Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada, ha risposto alle accuse che provenivano dal commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Cerreto.

Il politico del partito della Meloni ha accusato apertamente il primo cittadino sannicolese di aver nascosto la situazione epidemiologica della comunità senegalese della città, nella quale sono registrati tre casi di contagio (CLICCA PER LEGGERE IL COMUNICATO).

Ventiquattro ore dopo questo duro comunicato, il sindaco ha risposto con un post su Facebook, spiegando che il nulla è cambiato rispetto alla settimana scorsa e che quello ordinanza “fantasma” citata da Cerreto, in realtà non è altro che un atto con cui il sindaco dà l’ordine a Polizia Municipale e Carabinieri di controllare la quarantena a cui sono stati sottoposti i contatti stretti delle persone contagiate, quindi, l’impegno preso l’amministrazione di evitare che persone, che dovrebbero essere chiusa in casa, girino per la città come se nulla fosse. Questa, ovviamente, è la grande paura di tutti i cittadini di San Nicola la Strada.

Marotta ha ragione quando spiega che non si tratta di nuovi contagi ma di un’azione di quarantena, quindi un modo per evitarli, i contagi. Resta il fatto, però, che di questa ordinanza sull’albo pretorio non c’è traccia. Esiste la titolazione, ma quando si prova a leggere il documento, il file non è presente. Questa

mancanza di trasparenza, probabilmente più causata da un errore tecnico che da una mera volontà, ha provocato poi la discussione che poi è esplosa San Nicola la strada e non solo.

Sia chiaro, non è un problema solo del sindaco Marotta questo della mancanza di trasparenza o dell’assenza dei documenti nell’albo pretorio, anzi, buona parte degli enti nella nostra provincia convivono con queste problematiche.

Ma Marotta, pronto alla nuova candidatura a sindaco, dovrebbe fare attenzione. Il fatto di nascondere alla cittadinanza un’ordinanza sindacale, anche se fosse a causa di un errore, ancora non risolto dopo tre giorni, non è un buon viatico. E’ in questo caso l’amministrazione ha dato l’impressione, per dolo o in colpa, di non voler condividere la cosa pubblica con la cittadinanza. Ed è per questo, come dicevamo nel titolo, che le spiegazioni di Marotta non ci convincono del tutto.

Non è una mancanza di fiducia nell’essere umano Vito Marotta, ma, in assenza di documenti alla mano, noi non crediamo a nessuno.