Corsi di formazione e carte false. Restano sotto sequestro i documenti della società dei Trapanese
3 Agosto 2025 - 12:11

Per farla breve, vi diciamo che il pm non aveva l’obbligo di depositare preventivamente il materiale sequestrato
CASTEL VOLTURNO – Niente da fare per Raffaele Trapanese e la Star Center Italia. La quinta sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Michele Romano, ha respinto il ricorso presentato contro il sequestro della documentazione relativa ai corsi antincendio organizzati dalla scuola marittima di Castel Volturno.
Al centro della vicenda c’è un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere su presunti falsi certificati rilasciati al personale marittimo. I giudici hanno confermato la validità del sequestro probatorio disposto dal Tribunale, ritenendo quei documenti fondamentali per accertare eventuali irregolarità.
Secondo gli inquirenti, infatti, sarebbe necessario verificare l’autenticità delle firme apposte sui registri delle presenze e controllare se i docenti abbiano effettivamente tenuto i corsi come dichiarato. Trapanese, legale rappresentante della Star Center Italia Srl, è indagato per falso in atto pubblico, ma resta innocente fino a eventuale condanna definitiva.
La difesa aveva cercato di opporsi al sequestro, sostenendo che il pm avrebbe depositato gli atti solo durante l’udienza di riesame, impedendo un’analisi approfondita. Ma per la Cassazione questa tesi non regge: “I ricorrenti non contestano la mancata trasmissione degli atti su cui si basava il decreto di sequestro – si legge nella decisione – ma lamentano l’assenza di documenti acquisiti solo dopo l’esecuzione del provvedimento, che quindi non ne costituivano il fondamento”.
In altre parole, secondo i giudici supremi, il pm non aveva l’obbligo di depositare preventivamente il materiale sequestrato, e quindi non sussiste alcuna violazione del diritto di difesa. Una sentenza che rafforza la posizione della Procura, relativamente al valore probatorio di questi atti.