COVID & APPALTI. Ecco quanto costano all’Asl Caserta le “tute spaziale” e i camici di medici ed infermieri. Cifre da capogiro, si parte da una base da 1 milione e mezzo di euro
12 Novembre 2020 - 17:04

La gara scadrà tra 2 settimane, il 26 novembre, giorno limite per la presentazione dell’istanza e avrà un valore per due mesi
CASERTA – Ma quanto costano al Servizio sanitario nazionale e conseguentemente a quello regionale i dispositivi che servono a medici ed infermieri per evitare di contagiarsi con il covid-19, rendendo meno rischioso la loro quotidiana lotta con il virus più diffuso della storia e allo stesso tempo tra i più rischiosi? Quanto costano quei buffi ma utilissimi scafandri che avvolgono il corpo di chi esce dalle ambulanze oppure opera nei pronto soccorso, sulle ambulanze o nelle corsie dell’ospedale, curando chi è positivo al coronavirus? Una risposta precisa non li abbiamo, nel senso che non conosciamo i prezzi medi delle vari componenti dei kit che viene definito con l’acronimo
Partendo da ciò che servirà, cioè il materiale presente nel Capitolato speciale d’appalto, che possiamo definire una specie di lista della spesa per l’amministrazione pubblica, in questo caso l’Asl Caserta, per prima cosa ci sorprende una questione relativa ai prezzi: tutti i camici, sterili e non sterili, quelli capaci di difendere dagli agenti infettivi e quelli meno tecnologici” hanno tutti lo stesso prezzo: 15 euro. Okay, è vero, noi siamo (ancora) profani sull’argomento e da tali ci poniamo, ma il costo singolo dovrebbe differenziarsi da tessuto a tessuto, da qualità tecnica a qualità tecnica inferiore. Il nostro obiettivo, nelle prossime ore, sarà quello di scandagliare il web per un’attenta analisi di mercato, così da non essere più profani e soprattutto perché, lo diciamo chiaramente da un po’, non è che ci fidiamo poi tanto di chi gestisce l’azienda sanitaria casertana. La gara scadrà tra 2 settimane, il 26 novembre, giorno limite per la presentazione dell’istanza e avrà un valore per due mesi. Da come si legge dal documento ufficiale dell’Asl Caserta, la decisione di attivare questo acquista da quasi un milione e mezzo di euro è stato dovuto dalla scarsità di rifornimento di Dpi provenienti dall’Unità di crisi, critica non di certo velata dinanzi alle difficoltà che si sta vivendo negli ospedali di Terra di Lavoro.