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COVID E ASTRAZENECA. Giornalista casertana fa il vaccino della partita poi sequestrata ed è colpita da ischemia

13 Marzo 2021 - 19:00

Appartiene alla stessa serie da cui si sono vaccinate le due persone siciliane decedute a poche ore dalla dose ricevuta. La brutta avventura della nostra Maria Assunta Cavallo, la quale, mercoledì, a Bergamo si è sottoposta alla iniezione, cominciando ad accusare disturbi che poi ieri sera ne hanno reso urgente il ricovero in ospedale

 

MONDRAGONE – Non enfatizzaremo più di tanto una vicenda che ci riguarda direttamente, che ha reso difficilissime, drammatiche le ore di una nostra valorosissima giornalista che, da anni, “tiene botta” sulla piazza di Mondragone, una delle più importanti e una di quelle in cui CasertaCe rappresenta una sorta di istituzione.

Maria Assunta Cavallo ha una grande passione per il lavoro giornalistico. Pubblicista da qualche anno, riesce a conciliare la sua attività professionale di insegnante in una scuola di Bergamo, con un monitoraggio costante delle cose della vita riguardanti Mondragone di cui, grazie anche ad un uso sagace delle nuove tecnologie, riesce a non far passare un solo spiffero lontano dalla sua attenzione e dalla sua cognizione di causa.

Lei opera da Bergamo e a Bergamo, in quanto insegnante, 3 giorni fa, precisamente mercoledì 10 marzo, ha ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, appartenente al lotto Abv2856. Nelle ore immediatamente successive alla somministrazione, ha cominciato a ad accusare i primi disturbi: febbre altissima a 39 e mezzo, nausea, capogiri, pesanti dolori muscolari sia gli arti superiori che gli arti inferiori, dolore localizzato al petto e una fortissima emicrania.

Non si è allarmata perché sin dai primi giorni cui il vaccino AstraZeneca, frutto di uno studio e di un lavoro realizzato nell’università di Oxford e su ordinazione della notissima multinazionale farmaceutica anglo – svedese, è stato somministrato in Italia in tante altre parti del mondo, si è capito che i vaccini covid, ma soprattutto Astrazeneca, producevano questo tipo di effetto, dimostratosi quasi sempre passeggero e senza strascichi.

Col passare delle ore, la situazione è peggiorata sempre di più. Maria Assunta Cavallo ha cominciato ad avere sintomi più gravi, soprattutto una improvvisa difficoltà ad articolare le parole, a causa di una balbuzie, rappresentativa di un fatto mai verificatosi nella sua vita. Immediatamente si è recata presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove le sono stati prestati i primi soccorsi. La pressione si era alzata pericolosamente, toccando i 160 di massima.

Ciò ha reso necessaria l’immediata attivazione di un lavaggio attraverso flebo, tenute per l’intera notte in cui la giornalista è stata trattenuta in osservazione nel nosocomio lombardo. Quando siamo riusciti a contattarla, ci ha confermato che purtroppo la dose e di vaccino AstraZeneca a lei somministrata, apparteneva esattamente a quella serie, a quella partita, la Abv2856,  sequestrata nei giorni scorsi, dopo la morte delle due persone siciliane che l’avevano ricevuta pochi minuti prima. Naturalmente Maria Assunta ha presentato denuncia del fatto e il suo caso si aggiunge a quello di tanti altri.

Purtroppo il sequestro della partita di 250.000 vaccini AstraZeneca che ora sono sotto la lente di ingrandimento dei virologi italiani, è avvenuta solamente giovedì o venerdì, dunque sono stati tanti, soprattutto docenti, ad averla ricevuta.

Ciò non vuol dire necessariamente che chi si è sottoposto al vaccino con l’utilizzo di questa particolare serie di prodotti AstraZeneca, debba perdere la vita (come è successo in Sicilia) o rischiare la vita, in pratica, come è successo alla nostra giornalista. Però, a questo punto, bisogna fare chiarezza perché non basta più dire solo che il vaccino AstraZeneca sia sicuro, ma bisogna semmai rassicurare i cittadini sul fatto che le dosi potenzialmente pericolose, potenzialmente in grado di generare effetti collaterali che, a loro volta, poi producono o possono produrre conseguenze gravi, non sono più “in giro”.

Nelle prossime ore, Maria Assunta Cavallo, a cui è stato diagnosticato un piccolo episodio ischemico, sarà sottoposta ad un’angiorisonanza per capire se si sono verificati danni più seri ed allarmanti. Successivamente, valuterà se esistono gli elementi per sporgere denuncia contro AstraZeneca.