COVID. La nostra giornalista colpita da ischemia dopo il vaccino AstraZeneca: “Vi racconto quelle ore terribili”

13 Marzo 2021 - 19:18

La cronaca serrata degli eventi dal momento in cui il medico ha dato l’ok alla somministrazione, fino alle cure ricevute nel Pronto Soccorso dell’ospedale bergamasco

 

 

MONDRAGONE“Voglio raccontavi questa mia esperienza non di certo per manie di protagonismo perché non si scherza con con queste cose, né per andare contro la campagna di vaccinazione in atto Covid-19, in tutta Italia, ma affinché non ci siano errori che possano mettere a repentaglio
la vita umana. Tutti i vaccini hanno degli effetti collaterali e delle controindicazioni, ma fare una vaccinazione di massa come se si stessero mandando al macello degli animali, cosa che mi disgusta, è assolutamente sbagliato. Ogni organismo umano può avere la sua reazione specie quando si assumono determinati farmaci e proprio per questo, ogni persona meriterebbe una attenta valutazione medica prima di essere sottoposta a qualsiasi cura farmacologica soprattutto se di nuova conoscenza. Il giorno 10 Marzo 2021, nonostante tutte le paure del caso, mi sono recata presso la fiera di Bergamo dove nel presidio medico dell’Ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo, si stavano effettuando le vaccinazioni al personale scolastico. Come da prassi, ho compilato il modulo su cui ho riportato il nome dei farmaci che assumo e le patologie di cui soffro. Un modulo consegnato e letto da una giovane dottoressa che mi ha fatto accomodare in uno dei box dove mi è stato somministrato il vaccino Astrazeneca alle ore 17.15.

Mezz’ora dopo, ho lasciato il presidio per andare a casa. Durante la notte, ho iniziato ad avvertire un forte tremore, dolori agli arti, mal di schiena, nausea, mal di testa, insomma, tutti i sintomi che sono riconducibili a questo farmaco. Nel primo pomeriggio di giovedì è subentrata la febbre alta, un forte dolore al petto e non ero affatto tranquilla anche perché avevo appena appreso dal telegiornale che il lotto n.ABV2856 del vaccino A.Z. era appena stato ritirato e posto sotto sequestro dai Nas, a causa di alcune morti sospette. Poco dopo mi sono purtroppo accorta che quel numero di lotto corrispondeva anche al mio. Ho chiamato la guardia medica non solo per il peggiorare delle mie condizioni di salute ma anche per la paura che provavo in quel momento riguardo a quanto dichiarato dalle agenzie di stampa. L’ indomani, venerdì 12 marzo ho sentito come se una sorta di scossa elettrica attraversasse la mia testa, avevo la vista appannata, senso di nausea, e balbettavo, da lì, la corsa in ospedale dove mi sono state prestate immediate cure mediche e ringrazio in primis la dottoressa ed il neurologo del PS dell’Ospedale “Papa Giovanni VIII”, per la professionalità e l’umanità mostrata nei miei confronti. “Non si esclude un focale evento ischemico sub acuto frontale, anteriore sinistro”. Diagnosi da approfondire con ulteriori esami clinici anche in vista di una eventuale denuncia verso chi abbia commesso degli errori nel valutare il mio caso in sede di vaccinazione. Detto ciò, ritornerò più guerriera di prima, ringraziando quanti in queste ore stanno manifestando il loro affetto nei miei confronti. Un ringraziamento particolare a quelle poche persone che per l’ennesima volta dimostrano di non aver alcun rispetto per la vita umana. Ma proprio loro, voglio augurare tanta salute con la speranza che prima o poi qualcuno possa farvi conoscere il vero significato della esistenza umana. Un abbraccio a tutti i miei lettori”.