COVID. LA MORTE DEL 50ENNE. Vietato sparare cazzate sui vaccini che non funzionerebbero. Vi spieghiamo cosa bisogna fare per avere la certezza di non essere contagiati

27 Febbraio 2021 - 13:31

Se è vero che esiste un piccolo margine, una piccola percentuale di insuccesso della cura vaccinale, è anche vero che se il covid è semplicemente  incubato, le dosi non serviranno a nulla. Per cui, per comprendere con certezza se uno si presenta alla vaccinazione completamente negativo, bisogna seguire dei passaggi necessari

PIETRAVAIRANO (g.g.) – È importante, fondamentale, non perdere la testa e la calma dinanzi a determinate notizie come quella del decesso del paramedico cinquantenne di Pietravairano, contagiatosi attraverso il ceppo inglese del covid, nonostante fosse stato anche vaccinato

. Un avvenimento tragico come questo non deve portare al collegamento mentale, al ragionamento il quale dia come risposta che l’inoculazione delle dosi sia fallacea o fallimentare.

Evidentemente, se un Paese intero da quale proviene il ceppo d’Albione del covid, ovviamente stiamo parlando la Gran Bretagna, registra pochissimi casi di contagio post vaccinazione, significa che la motivazione del contagio del paramedico casertano è da ricercare altrove. Anzi, precisamente, è altamente probabile che la motivazione del decesso dell’uomo sia da ricercare altrove. E’ una questione statistica, in questo modo va affrontata. Potrà sembrare figlia di una certa freddezza la nostra elaborazione, però è necessario, come detto, non perdere la testa.

L’uomo è stato vaccinato perché facente parte del corpo sanitario. Ma non si può collegare la vaccinazione e il mancato funzionamento di questa al contagio. Per avere la sicurezza di essere completamente non positivi al covid tra l’inoculazione della prima dose della seconda dose di vaccino sarebbe necessario restare chiusi in casa le due settimane, l’intermezzo che va tra le due siringhe vaccinali. Questo perché, come è stato detto in tutte le salse, la prima dose offre una difesa che non è completa.

È probabile, come abbiamo scritto nel precedente articolo (LEGGI QUI), che il contagio sia avvenuto nel lasso di tempo tra la prima dose e la seconda dose. Essendosi incubato il virus, il vaccino non ha potuto dare l’effetto sperato. Quindi, non possiamo parlare di contagio post vaccinazione, ma di positività tra una dose e l’altra. Questa è l’opzione più probabile, secondo i dati emersi da milioni di casi avvenuti in tutta Europa. Non possiamo escludere la remota possibilità del contagio post vaccinazione, ma resta molto più plausibile il primo scenario.