Danni alla figlia in ospedale: quasi UN MILIONE DI EURO di risarcimento. Devono pagare ASL Caserta. E la dottoressa…
5 Ottobre 2025 - 19:00

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Ma la vicenda non è ancora conclusa. Dopo primo grado e Appello, ultima trattazione della causa in Cassazione
CASERTA – L’Asl di Caserta. La società di tutela della salute ha affidato all’avvocato Michele Pascarella il compito di resistere al ricorso presentato da una coppia di genitori, che chiede un risarcimento più alto dopo un caso di malpractice sanitaria avvenuta in una struttura dell’ASL.
La vicenda giudiziaria, che ha per oggetto un errore medico, ha avuto un primo verdetto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che nel 2021 aveva condannato l’Asl e la dottoressa a risarcire la famiglia con oltre 1,8 milioni di euro complessivi, di cui 1,46 milioni per la figlia minore.
In Appello a Napoli, la sentenza è stata parzialmente riformata nel 2025. Le somme sono state ridotte: alla minore sono stati riconosciuti 722.809 euro (circa la metà), mentre ai genitori sono stati attribuiti 80.760 euro ciascuno, contro i precedenti 168.250. Anche il capitolo per le spese future è stato ridotto da 100.000 a 79.114 euro.
Proprio questo taglio ha spinto i genitori a ricorrere in Cassazione, ritenendo inadeguata la nuova quantificazione del danno. Parallelamente, anche la dottoressa F.A. ha presentato ricorso, nonostante la Corte d’Appello avesse già assolto la sua compagnia assicurativa dall’obbligo di copertura. La professionista mira a veder cancellata in toto la propria responsabilità.
L’Asl, rappresentata dall’avvocato Pascarella – già suo difensore in Appello e scelto da una short list aziendale -, tenterà di far confermare la sentenza di secondo grado, che ha ridotto notevolmente la sua esposizione economica. Per il doppio incarico in Cassazione, all’avvocato è stato riconosciuto un compenso presunto di 6.867,43 euro, più Iva. È previsto un acconto del 20%, pari a 1.373,48 euro.