DONATO CEGLIE. Il “depistaggio” dell’Ansa e l’espulsione dalla magistratura che, per il momento, resta esecutiva

20 Marzo 2023 - 10:24

Si tratta di annullamento con rinvio e non di annullamento tombale. Il Csm dovrà pronunciarsi ancora.
L’avvocato del magistrato ha tirato l’acqua al suo mulino non specificando quale tipologia di annullamento aveva sancito la Corte di Cassazione. Ma un giornale normale, a differenza di quello che ha fatto l’Ansa, pone sempre in questi casi agli avvocati una domanda ben precisa, a cui non potranno mai sottrarsi

CASERTA (g.g.) – A noi stessi lo diciamo spesso: in Italia c’è poco di veramente autorevole, soprattutto nel mondo della cultura e ancor di meno nella comunicazione. Eppure capita che qualche volta ci caschiamo. Ieri, leggendo un articolo dell’agenzia Ansa, la quinta del mondo per importanza, abbiamo concluso che quella notizia fosse vera.

Però, un piccolo dubbio ci aveva attraversati: che cavolo, questa è l’Ansa mica il “Corriere del pidicozzaro” e sicuramente nell’agenzia degli editori italiani conosceranno la differenza tra un annullamento con rinvio e un annullamento senza rinvio sanciti da una sentenza della Corte di Cassazione.
E invece no, non lo sanno. Quando abbiamo scritto che avremmo commentato la sentenza di annullamento del provvedimento di espulsione dalla magistratura comminato all’ex pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Donato Ceglie, solo nel momento in cui avremmo preso visione del dispositivo o, addirittura, delle motivazioni, abbiamo voluto rispettare quel dubbio che, comunque, non ci ha indotti a usare la stessa prudenza nel titolo di quell’articolo.

Ci è sembrato ugualmente doveroso ribadire il nostro punto di vista sul comportamento tenuto da questo magistrato, così come questo risultava dalle centinaia e centinaia di pagine da noi lette sulle indagini, realizzate nei suoi confronti, da parte di altri magistrati. Abbiamo letto cose pazzesche e nessuna assoluzione, nessun annullamento potrà emendare quel nostro punto di vista, quella valutazione nettamente negativa sull’operato di Donato Ceglie.
A ventiquattro ore dalla pubblicazione di quella nostra breve nota un’anima buona ci ha inviato il testo del dispositivo. Beh, piccola premessa: il sottoscritto è stato letteralmente martirizzato, soprattutto da quel campione di ipocrisia e di abile paraculismo di Roberto Saviano, per aver pubblicato articoli che sembravano sposare e sostenere le tesi dei camorristi quando in realtà le condizioni precarie e di povertà in cui era costretta a operare quella redazione del Corriere di Caserta, costringeva i cronisti, letteralmente sotterrati da carichi di lavoro bestiali voluti e pretesi dalleditore, a consegnarsi alle sole tesi e alle sole ricostruzioni degli avvocati difensori. Beh, vi garantiamo che i carichi di lavoro dei giornalisti dell’Ansa sono molto più agevoli.

Eppure, la notizia dell’annullamento del provvedimento di espulsione dalla magistratura di Donato Ceglie, non l’ha data, in pratica, l’Ansa, ma l’avvocato difensore di Ceglie. L’ Ansa si è limitata a dattilografarla. Ed è stato lì che noi abbiamo commesso l’errore di sopravvalutare le competenze dell’Ansa in materia di procedura penale.

Se la costruzione e la base di ispirazione dell’articolo avevano sollevato qualche dubbio davanti ai nostri occhi, non abbiamo voluto credere fino in fondo che l’Ansa non avesse verificato se l’annullamento della Cassazione fosse con rinvio o senza rinvio, abbiamo deciso di fare un titolo come quello fatto da tutti gli altri dando per scontato che l’annullamento fosse tombale, definitivo e dunque senza rinvio. E invece non è così.

Un annullamento con rinvio è una decisione non definitiva e che, soprattutto in attesa del nuovo pronunciamento di una Corte di Appello, di un tribunale del Riesame e come succede del caso di Ceglie, dell’organismo di disciplina di Csm, che dovranno riconsiderare il caso tenendo conto dei rilievi che la Cassazione ha posto alla base del suo annullamento con rinvio, lascia intatto il provvedimento.

Dunque Donato Ceglie resta fuori dalla magistratura almeno fino a quando il Csm non si pronuncerà di nuovo, non potendo, per giunta, assolutamente escludere che, pur considerando i rilievi della Suprema Corte, l’espulsione possa essere confermata. L’avvocato difensore tira l’acqua al suo mulino e dunque qualifica l’annullamento solo quando questo è definitivo, immediatamente esecutivo in breve senza rinvio. I giornalisti bravi e preparati hanno l’antidoto e immediatamente stanano l’avvocato invitandolo a specificare la tipologia dell’ annullamento.

Esattamente quello che non ha fatto l’Ansa consegnandosi mani e piedi dell’avvocato di Ceglie , il quale non aveva alcun obbligo di specificare e ha sperato che dall’altra parte non gli fosse chiesto di farlo. E così è venuta fuori una notizia, che ha fatto il giro d’Italia, solo apparentemente esatta, ma significativamente inesatta se non addirittura sbagliata considerando la sostanziosa, netta differenza che un annullamento con rinvio o un annullamento senza rinvio provocano nella fase esecutiva.