“Ecco come la camorra gestiva il business in riviera romagnola”. Il racconto del 49enne casertano sotto processo

18 Dicembre 2021 - 15:19

RIMINI – C’era anche un casertano tra i nostri corregionali – sfortunatamente la Campania finisce in cronaca nera anche quando si tratta di luoghi non vicinissimi al confine del Garigliano – finiti a processo a Rimini perché accusati di aver creato una gestione occulta e criminale di un hotel e di un bar sul lungomare più famoso d’Italia. Ma non solo, attraverso l’utilizzo del nome del clan camorristico di Marano, Pio Rosario De Sisto, Antonio Castaldo, Francesco Bruno, Juri Bianchi, e Raffaele di Benedetto, assieme all’imputato casertano Pietro Tarquini, 49enne di Castel Volturno, Aveva aperto un vero e proprio soddisfacente mercato di usura e racket nei confronti degli imprenditori locali.

A parlare davanti giudice nelle scorse ore è stato proprio Tarquini, riuscendo a raccontare ai giudici come questo braccio lungo della criminalità napoletana si comportasse sulla riviera romagnola.