ELEZIONI MACCHIETTA. Guardate questa foto: per Carlo Marino la CASERTA vivibile è…Napoli, dove farà deportare tutti i suoi concittadini
22 Settembre 2021 - 10:56
Va bè, prendiamola a ridere per non piangere. Evidentemente questa soluzione radicale con la quale, tra le altre cose, si elegge a nuova Reggia di Caserta quella di Capodimonte, la quale si scorge chiaramente nel banner digitale che anche il sindaco ha pubblicato sui suoi profili, è stata trovata dai guru della comunicazione che poi sono sempre quelli che hanno incassato molta parte della mostruosa e incredibile cifra di mezzo milione di euro e passa che il sindaco e la sua amministrazione hanno destinato alla promozione, non delle olimpiadi, non dei mondiali di calcio, ma dei lavori di riqualificazione di un paio di frazioni
CASERTA – (g.g.) Finalmente abbiamo trovato un senso e possiamo riabilitare quella che avevamo definito, in più occasioni nel corso degli ultimi 12 mesi, la manovra più turpe, finanche peggiore di quelle consumate nelle aree dei rifiuti con Energetika Ambiente e poi con Ecocar, nell’area dei tributi con la solita Publiservizi e con la ugualmente “solita” Gesia, realizzata dall’amministrazione comunale di Carlo
Abbiamo trovato un senso a questo copiosissimo stanziamento, perchè non si può non riconoscere che solo degli autentici geni possono elaborare un’idea così ardita, così innovativa. Diciamocela tutta: il sogno di tanti politici, di tanti amministratori è quello di vedere risolti, con un tocco di bacchetta magica, i problemi della propria città, nell’arco di due o tre secondi. Ma queste cose popolano le favole e non la realtà. Però se uno fa girare 500, 600mila euro per la comunicazione dei progetti di riqualificazione delle frazioni a vantaggio di imprese che poi ti assistono nella campagna elettorale, è lecito (eh sì, perchè a quel punto miracolo sarebbe anche il fatto che al comune di Caserta venga realizzata una cosa lecita), per questo esborso, per questa montagna di quattrini, aspettarsi, fino a pretenderlo, anche il miracolo.
Ed eccolo il miracolo impresso nell’immagine di questo banner digitale, fatto girare dal Pd casertano e che il sindaco Carlo Marino ha orgogliosamente pubblicato sul suo profilo e sulla sua pagina. Una fotografia sormontata da didascalie di significato: “Caserta città vivibile“, “Il futuro siamo noi“. Insomma, Marino e il Pd hanno trovato, grazie ai loro comunicatori, la cosiddetta “chiave dell’acqua”: avendo compreso che l’approdo ad una vivibilità possibile è diventato pressoché irraggiungibile per come è stata trattata Caserta, soprattutto negli ultimi 10-15 anni, si procede alla cancellazione fisica della città. Per cui, questa immagine ci mostra la nuova Caserta vivibile, il cui avvento ci sarà dopo aver completato la deportazione dei suoi abitanti sulle colline partenopee.
Purtroppo ci siamo giocati la nostra Reggia. Va bè, ma vuoi mettere questa sciocchezzuola di fronte al raggiungimento di una vivibilità. La nuova Caserta sorgerà dunque ai piedi della Reggia di Capodimonte. Eh già, perchè quella che si vede nella foto non è il palazzo reale di Caserta, ma un’altra sede dei Re Borbone, quella della collina, quella cara al popolo di Napoli. Dobbiamo a questo punto chiedere al candidato sindaco del capoluogo di Regione, l’ex rettore Manfredi, se nelle ultime ore ha stipulato un trattato di annessione di Caserta a Napoli. E’ probabile perchè altrimenti questi guru della comunicazione, costati alle tasche dei cittadini di Caserta, più di mezzo milione di euro, non avrebbero certo consumato questa cazzata monumentale, ancor più monumentale dei monumenti di cui abbiamo scritto, facendo precipitare i loro clienti nella bagnarola del ridicolo.
Lo escludiamo, perchè gente che costa alle tasche dei casertani cifre del genere, non può non essere eccellenza assoluta. E il fatto stesso che il sindaco di Caserta abbia postato questa immagine nelle sue aree di Facebook, significa chiaramente che la foto è frutto di un consapevole processo politico che, a pochi giorni dal voto, propone una soluzione radicale ai problemi di Caserta: la sua cancellazione dalla carta geografica.