Emilio Chianese, la camorra e i camion Cub. Non c’è dubbio: qualcuno mente tra il super testimone Luigi Giuliano e i due funzionari del consorzio Antonio Zivolo e Andrea Improta
12 Novembre 2020 - 13:35
In calce all’articolo, abbiamo inserito due stralci. Il primo contiene dichiarazioni precise del Giuliano, il secondo la menzione, da parte del gip, sul fatto che la coppia degli ingegneri Cub…
TRENTOLA DUCENTA – Qui non si scappa: o mente Luigi Giuliano, cioè il teste chiave, il testimone di giustizia, il fratello dell’imprenditore suicida, colui che ha accusato l’imprenditore di Trentola Ducenta Emilio Chianese e il suo consuocero Antonio Sarracino oppure mentono i due funzionari o dirigenti che il consorzio unico di bacino di rifiuti ha ereditato dal consorzio Ce2, Antonio Zivolo e Andrea Improta.
Nell’articolo di ieri (CLIKKA QUI PER LEGGERE) abbiamo riportato testualmente una dichiarazione del Giuliano, il quale afferma che subito dopo l’incontro nel quale Sarracino gli aveva proposto l’affare della rottamazione dei camion Ce2-Cub, si dettero appuntamento nell’area in cui evidentemente questi mezzi si trovavano, non lontano dal carcere di San Tammaro-Santa Maria Capua Vetere e dunque non lontano dall’albergo La Sosta della famiglia Chianese, i due fratelli, Emilio Chianese, Antonio Sarracino e i due funzionari Zivolo e Improta.
Procediamo una paginetta in avanti nell’ordinanza nella quale il gip scrive testualmente, assorbendo, in tutta evidenza, ciò che è riportato nella richiesta di applicazione di misure cautelari formulata dalla Dda, che sia Zivolo che Improta “hanno dichiarato di non conoscere affatto Antonio Sarracino“.
Chi mente?
QUI SOTTO I DUE STRALCI DELL’ORDINANZA