ESCLUSIVA 19:45. Ecco la prova regina: la delibera di nomina di Mario Ferrante è stata “rubata”
28 Luglio 2025 - 09:02

Leggete l’articolo e consultate la serie numerica delle delibere di nomina
CASERTA – Ottima, per una volta, la scelta de Il Mattino di seguire Casertace pedissequamente su quanto il nostro giornale ha potuto sostenere, non in base a un punto di vista, ma in base a una lenta, riflessiva, ponderata analisi di atti amministrativi ufficiali. Stamattina il quotidiano napoletano ha titolato a tutta pagina – vedi galleria in calce – che la nomina a direttore generale dell’ASL di Caserta di Antonio Limone è saltata e che esiste un giallo attorno alla delibera.
Comprendiamo la necessità di applicare il principio della prudenza anche di fronte all’evidenza, ciò per un fatto biologico, ma se i suoi giornalisti continueranno a seguirci, produrranno un buon giornale almeno per quanto riguarda l’informazione su questa ennesima storiaccia, che racconta quanto sia lontana la rappresentazione di sé operata da De Luca – soprattutto nei monologhi del venerdì – dalla realtà di un sistema di potere fondato su un uomo solo al comando, che pretende che ogni sua decisione diventi legge al di sopra delle leggi. (CLICCA E LEGGI IL NOSTRO EDITORIALE)
Oggi siamo in grado di chiudere la partita, di manifestare quella che per noi è la prova regina. Insomma: Tribunale, Appello e Cassazione.
Se giovedì abbiamo scritto di essere convinti, alla luce di elementi oggettivi, della sparizione della delibera approvata in giunta regionale il 26 giugno, di nomina di Mario Ferrante alla direzione generale dell’ASL di Caserta, ora questa convinzione diventa granitica certezza. Prima delle immagini con i titoli de Il Mattino, vi invitiamo a riaprire le delibere già pubblicate in calce all’articolo di cui sopra.
Stavolta, però, dovete prestare attenzione a un particolare: cioè alla progressione dei numeri che contrassegnano ognuna di quelle delibere. Si parte dalla 424 e si arriva alla 432. Poi si riprende dalla 434 e si arriva alla 438, tutte datate 26 giugno.
Poi, l’11 luglio, la giunta approva la 470 che va a nominare Iovene a capo della Direzione Generale dell’Istituto Zooprofilattico, occupando la poltrona che è stata di Antonio Limone.
Manca la 433. E questo dimostra inconfutabilmente che quella delibera è stata rubata, eliminata, evidentemente su ordine di De Luca, con la collaborazione di Antonio Postiglione, il quale, a fine carriera, cerca evidentemente altri guai, perché non gli bastano quelli in cui si è cacciato insieme al consigliere regionale Giovanni Zannini, punta di diamante del sistema De Luca, che lo porteranno con ogni probabilità a essere processato per il delitto di concussione in concorso, consumata ai danni dell’allora direttore sanitario dell’ASL Enzo Iodice, in una storia arcinota che non serve più ripetere.



