Esorcismi e abusi a CASAPESENNA. Parte il processo. Tra i testimoni, vescovo ausiliare di Roma

19 Giugno 2018 - 07:04

CASAPESENNA (red.cro.) Comincia oggi il processo a carico di don Michele Barone, sacerdote di Casapesenna, accusato di maltrattamenti, lesioni su minore e violenza sessuale su due ventenni. Punto cruciale del processo le pratiche di esorcismo su una 13enne con problemi psicologici, adolescente che secondo il sacerdote, era affetta da possessione demonicata.

In aula i sostituti procuratori Alessandro Di Vico e Daniela Pannone, coordinati dall’aggiunto Milita.

Alla sbarra anche i genitori della ragazzina e il dirigente di polizia di Maddaloni Luigi Schettino.

Nella lista dei testi stilata dalla difesa di don Barone c’è, tra gli altri, anche monsignor Daniele Libanori, gesuita ed esorcista nominato a gennaio da papa Francesco vescovo ausiliare della diocesi di Roma. Tra i testi anche Caroline Doherty, collaboratrice irlandese del sacerdote, e una giovanissima presunta veggente di Casapesenna.

Per quanto riguarda, invece, la difesa di Schettino, nell’elenco dei testimoni ritroviamo i nomi del questore Antonio Borrelli e di Filippo Portoghese, capo della Squadra Mobile.

Infine tra le vittime ci sono anche due ragazze maggiorenni, ex adepte del sacerdote. Una accusa don Michele di aver abussato sessualmente di lei mentre accompagnava suo cognato in un pellegrinaggio a Medjugorie; l’altra lo accusa di averla costretta a rapporti sessuali.