Estorsione ai danni di un imprenditore. Arrestato Angelo Bardellino, il nipote del boss

1 Giugno 2019 - 18:40

SAN CIPRIANO D’AVERSA (red.cro.) – La Cassazione ha respinto i ricorsi  presentati e gli uomini del commissariato di polizia di Formia hanno arrestato Angelo Bardellino (nipote del boss Antonio), Tommaso Desiato, Franco D’Onorio De Meo e Gianni Luglio, coinvolti nell’inchiesta Formia Connection. Confermate quindi le condanne di secondo grado. I quattro sono accusati di estorsione in concorso con utilizzo di armi da fuoco, solo per Luglio è stata riformata l’aggravante dell’arma.

I fatti risalgono all’inizio del 2000 quando il commissariato di Formia portò alla luce una di estorsioni, minacce e pestaggi ai danni di Giovanni Cianciaruso, presidente della cooperativa “Solidarietà sociale” che svolgeva all’epoca lavori di manutenzione per l’amministrazione comunale, compiuto dal gruppo di Angelo Bardellino.

Angelo Bardellino ha subito 7 anni e 5 mesi di condanna, confermata in Appello e in Cassazione, per i fatti contestati