Estorsioni per il nuovo gruppo del CLAN DEI CASALESI. 7 CONDANNE. TUTTI I NOMI

4 Febbraio 2021 - 15:42

AVERSA/LUSCIANO /TEVEROLA/PARETE – (TP)  Sette condanne per estorsione aggravata dal metodo mafioso per il nuovo gruppo del clan dei Casalesi. Oggi la sentenza del gup tribunale di Napoli dott. Battinieri. “Un fiore a nome di Mimì”. Così tentarono un’estorsione, senza riuscirsi, in questo caso, ai danni del gestore del ristorante “La Mela Stregata” di Lusciano. “Sono il nipote del mister, offrite il caffè a o’mister per i carcerati”.  Questa intimidazione aveva, invece,  fruttato i soldi richiesti dal titolare di una nota concessionaria tra Lusciano e Parete.
Ma ecco il verdetto di oggi:
QUATTRO ANNI  a Giacomo D’Aniello (DETENUTO)  alias  Mimì ‘o Mister, secondo le accuse risultate dall’attenta attività di indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Aversa, al comando del tenente Diego Montella, era il beneficiario dell’attività illecita ed era anche il capo del nuovo gruppo. QUATTRO ANNI e mesi 8 a Carlo De Simone 52 anni di Aversa,  7 ANNI E MESI 4 Bruno Improta 57 anni di Lusciano , SEI ANNI A Giuseppe Tessitore 41 anni di Aversa, DUE ANNI A Raffaele Cantone 31 anni di Lusciano (PENA SOSPESA), TRE  ANNI  Francesco Parola 30 anni di San Cipriano attualmente ai domiciliari. SEI ANNI A Antonio Vitiello. Il
neo gruppo camorristico si era esteso in tutta l’area dell’agro controllata dalla fazione del clan dei Casalesi, “bidognettiana”.