Fine pena mai per l’assassino dei due badanti, chiesto l’ergastolo per il ristoratore-killer

12 Giugno 2023 - 17:05

I corpi dei due giovani casertani ritrovati sepolti nella villa di Riccioli.

SAN MARCELLINO/SAN MARCO EVANGELISTA. Fine pena mai. Gianpiero Riccioli merita l’ergastolo. Questa la richiesta del procuratore generale della corte d’Assise di Catania per il ristoratore accusato dell’assassinio di Alessandro Sabatino, 40 anni di San Marcellino e Luigi Cerreto, 23enne di San Marco Evangelista, badanti del padre di Riccioli. La richiesta di condanna, che confermerebbe la sentenza di primo grado, nel corso della requisitoria svoltasi nel capoluogo etneo mentre i difensori hanno, al contrario chiesto l’assoluzione per il loro assistito.

Ricordiamo che Gianpiero Riccioli, nel gennaio del 2022, è stato condannato all’ergastolo dal gup del Tribunale di Siracusa. I due casertani, che avevano trovato lavoro a Siracusa come badanti per il padre di Riccioli, erano scomparsi nella primavera del 2014. Tracce dei loro corpi furono poi ritrovate nel febbraio del 2021 nella villa di Riccioli, in contrada Tivoli, a una decina di chilometri da Siracusa. Secondo la ricostruzione della Procura, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto furono legati con delle fascette, fatti inginocchiare e uccisi con un colpo di pistola alla testa. Una vera e propria esecuzione. Dopo il delitto furono sepolti nel giardino della villa in un punto su cui poi è stato realizzato un barbecue in muratura. Secondo gli inquirenti tra Riccioli e i due badanti erano sorti dei dissapori perchè questi ultimi avevano denunciato i maltrattamenti del figlio nei confronti del padre. Di qui la decisione di ucciderli per vendetta.
La

difesa di Riccioli, già in primo grado, aveva chiesto, presentando una perizia di parte, l’infermità mentale del ristoratore, negata dal gip del Tribunale dopo la relazione di un consulente nominato dallo stesso giudice.