COVID. IL FOCUS. TUTTI I NUMERI DELLE ZONE ROSSE E NON SOLO. Ecco perché la comunicazione caotica dell’ASL non aiuta a capire come vanno le cose qui da noi

31 Ottobre 2020 - 19:05

Oggi una cosa differente rispetto agli indici, poiché il metodo di inserimento dei nuovi positivi quotidiani non darebbe un supporto alla lettura del trend epidemiologico

CASERTA (g.g.) – Il problema è che noi di CasertaCe intendiamo fare una cosa normale, cioè informare i lettori sull’andamento dell’epidemia di coronavirus nei diversi comuni della provincia di Caserta. Ma questa è una cosa normale in assoluto, ma relativamente al livello complessivo che segna le modalità, a dir poco sgangherate, con cui l’Asl fornisce i dati ufficiali, qui da è una cosa speciale, particolare.

Questa chiara discrasia di mentalità fra ciò che CasertaCe prova ad essere e ciò che l’Asl di Caserta è irreversibilmente, perché il livello dei suoi dirigenti non può modificarsi a 55, 60 anni, quelli che più o meno hanno Russo, Tari e compagnia. Poi ci metti anche la presunzione infondata che questi personaggi hanno, perché le prassi campane e le modalità attraverso cui si sviluppano le carriere qui da noi gli hanno permesso di arrivare al rango di alti dirigenti, il quadro della disinformazione Asl e dell’impossibilità di informare correttamente di CasertaCe è bello che dipinto.

Ma noi siamo tenaci. E anche con questa schifezza di numeri che l’Asl mette in giro ogni giorno, qualcosa la riusciamo a fare. Però, cari lettori, dobbiamo darvi le istruzioni per l’uso: i

trend di contagio non potranno mai essere precisissimi perché manca l’omogeneità tra i diversi intervalli temporali. Vi facciamo un esempio: giovedì, l’altro ieri, l’Asl ha dichiarato 745 nuovi positivi; il giorno dopo, cioè ieri, venerdì 30 ottobre, sono diventati 1.101; oggi, in una sorta di effetto fisarmonica, torniamo a 737. In pratica, ad un dato quasi uguale a quello dell’altro ieri. Cosa è successo? L’avete letto nell’articolo di ieri
. Nel report di 24 ore fa sono stati caricati numeri corrispondenti alla somma di 3 giorni di analisi del tampone realizzate nelle strutture private. Insomma, fra due giorni, cioè lunedì, ci ritroveremo un dato con 4/500 nuovi positivi in più perché questi qua dell’Asl non sono in grado di organizzare una modalità di trasmissione dei dati tale da consentire di caricare sul numero complessivo quelli che quotidianamente, e non in 3 giorni, si registrano nei laboratori privati e che, non a caso, sono caricati su una piattaforma diversa da quella utilizzata dall’Asl e per motivi misteriosi, e forse per perculare un po’ i contagiati, si chiama Sinfonia.

A questo punto, occorrerebbe che anche i dati che l’Asl rileva nelle sue strutture pubbliche fossero omogeneamente inseriti ogni 3 giorni, perché questo consentirebbe di ottenere quel minimo di omogeneità, requisito fondamentale, irrinunciabile per controllare un trend epidemiologico. Vabbè, vagliela a spiegare all’uomo di Casoria un fatto del genere.

Siccome i lettori di CasertaCe li trattiamo con i guanti bianchi, abbiamo spiegato qual è il limite di queste valutazioni che, dunque, vanno prese come un’espressione indicativa e non di più. Figuriamoci, ci poniamo noi il problema di scrivere una cosa del genere, mentre loro, i mandarini dell’Asl di Caserta, su questi dati farlocchi, costruiscono le motivazioni fondanti di decisioni che stravolgono l’esistenza di decine e decine di migliaia di persone, sequestrate e sigillate nei lockdown delle cosiddette zone rosse.

Vabbè, pigliamo questi numeri e vediamo se possiamo salvare qualche concetto. Con i 400 casi in più caricati ieri, venerdì, non potremo mai paragonare i 58 nuovi positivi in incremento rispetto al dato di ieri ad Aversa, con il dato frutto del confronto dei numeri precedenti, cioè quello dell’altro ieri e di 72 ore fa. Andiamo a vedere. Giovedì, ad Aversa eravamo arrivati a 566. Il giorno dopo, cioè ieri, si è toccata quota 704. Insomma, ben 138 casi in più. Al contrario del rapporto tra ieri e oggi che, come scritto prima, è di 58. Che facciamo, festeggiamo? Mah, non c’è nulla da festeggiare, piuttosto continuiamo a lanciare cuppetielli verso Ferdinando Russo e l’allegra brigata dei suoi collaboratori. Questo 58 è meglio controllarli con dati secchi relativi a giornate precedenti a venerdì. Ci rendiamo che così la serie numerica degli incrementi di 33, 48, 39, relativa ai giorni dal 26 al 29 ottobre, esprime un trend che ci consente di dire che il covid ad Aversa sta crescendo ancora. Non di moltissimo, ma cresce. La media dei 4 giorni esaminabili dà il 44.5. Il 58 di un solo giorno, quello odierno, può anche non essere esaustivo come valore di confronto, ma la sensazione di una crescita c’è ed è anche logicamente fondata.

Ora, proseguiamo con il pilota automatico. Caserta: tra ieri ed oggi abbiamo un +43, da 612 a 655. Dall’altro ieri a ieri, ma è chiaro ormai che è un dato che non conta un tubo, si registra un +76. Allora, andiamo a prendere gli stessi quattro giorni per Aversa. Nel capoluogo, sempre dal 26 al 29 ottobre, si è registrata una media di 28,75 nuovi contagi, che sono una quindicina in meno dei 43 odierni. Dunque, per Caserta e Aversa vale lo stesso discorso.

Venendo a Maddaloni: l’incremento odierno è +65 ed è l’unico caso, assieme a San Nicola, in cui l’aumento dei contagi nelle ultime 24 ore è superiore a quello del giorno precedente. Qui, a questo punto, potremmo fare un tentativo di media di contagi nei 5 giorni della settimana, dal 26 al 31 ottobre. Per la città calatina, possiamo affermare che è presente un incremento, con una media di 36,2 nuovi contagi al giorno. Dicevamo che anche San Nicola La Strada segue un trend opposto rispetto agli altri comuni, con l’incremento dei contagi in crescita tra ieri e oggi, rispetto alla differenza tra giovedì e venerdì. Ma attenzione, San Nicola non è sbagliato affermare che, confrontandola con le altre città, fa storia a sé, registrando un andamento del contagio inferiore. L’incremento odierno è +17, con una media dal 26 al 31 di 11,8 nuovi positivi ogni 24 ore.

Il comune in cui, invece, il contagio pare essere in una fase di stallo, se non in calo, è Casal Di Principe. Nelle ultime 24 ore, in città si sono registrati 11 nuovi contagi e, come per Aversa e Caserta, l’incremento maggiore lo vediamo tra ieri e 48 ore fa: 26 nuovi contagi. Ma, come abbiamo già spiegato, il dato di venerdì non è cumulabile rispetto agli altri perché l’Asl Caserta, nel suo report del 30 ottobre, ha aggiunto i risultati dei tamponi di 3 giorni compiuti nelle cliniche private e quindi è praticamente impossibile registrarli per seguire un trend epidemiologico credibile. Lo abbiamo fatto solo con Maddaloni e San Nicola perché erano numeri che avevano senso, cioè non lontani dai risultati dei test delle giornate precedenti. A Casale, sempre dal 26 al 29 ottobre, si è registrata una media di 13,7 nuovi contagi, leggermente superiore rispetto all’incremento (+11) odierno.

Concludiamo il nostro report con i due comuni in zona rossa. Marcianise segue l’andamento delle altre città, con un incremento registrato tra ieri e oggi, +16, inferiore a quello scritto nei dati Asl tra venerdì e giovedì. La media dei giorni dal 26 al 31 ottobre, sempre escludendo l’incremento di ieri (se siete arrivati fin qui, avete capito il perché), è di 24,6. Da questi numeri, possiamo affermare che l’incremento dei contagi nella città confinata in lockdown sono in calo.

E alla fine arriviamo a Orta di Atella. Dopo l’incremento di 89 nuovi positivi tra il 29 e il 30 ottobre, il numero dei nuovi positivi oggi scende, arrivando a quota 24. Usando lo stesso meccanismo logico messo in pratica per Marcianise, possiamo confrontare la media dal 26 al 29 ottobre, 22,7 contagi giornalieri, con l’aumento dei positivi di oggi: +24. Per Orta, quindi, niente decremento, ma i contagi restano nella media.