FRIGNANO. Polemiche a iosa per la processione della SS. Addolorata. Bloccato il cantiere di Corso Manna e la statua rischia di non passare
8 Febbraio 2025 - 10:58
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FRIGNANO (Federica Borrelli) – Un finanziamento sprecato di 2milioni e 400mila euro per la realizzazione di una rete idrica e fognaria. Una strada, Corso Generoso Manna, cuore del centro storico frignanese, ora allo sbando con un cantiere aperto.
Sintetizzato in poche righe, l’epilogo di una vicenda ben più complessa, i cui natali risalgono all’anno 2023 e che il solo intervento della Soprintendenza di Caserta lo scorso dicembre ha ribattezzato con un’espressione che già tempo addietro si vociferava nell’ambiente politico: disastro senza precedenti.
Di quel finanziamento da parte del Ministero dell’Interno andranno in fumo 1milione e 600mila euro, spesi in relazioni geologiche ed incarichi “a pioggia” a 15 tecnici esterni. I lavori alla rete idrica, manco a dirlo, non si svolgeranno mai, come del resto già i computi metrici avevano anticipato. Poi, l’errore fatale: con il restante dei soldi – pochi a fronte del finanziamento che l’ente aveva ottenuto – si decide di sostituire il basalto del centro storico con delle lastre nuove di un materiale scarsa qualità.
Il risultato? Scampa al guaio solo Piazza della Repubblica, che l’organo sulla tutela dei beni culturali dichiara lo stop dei lavori con il ripristino dello stato dei luoghi. Ma parte del basalto ‘sostituito’ è già stato venduto. Ed è qui che l’amministrazione di Lucio Santarpia pensa di trovare un compromesso con la Soprintendenza, presentando la settimana scorsa le memorie difensive. L’obiettivo – se dovesse andare a segno – prevedrebbe un ‘rattoppamento’ delle strade su cui si è già intervenuti, coprendo i danni con le lastre in basalto originarie rimaste, assieme a quelle nuove.
Al momento, però, non ci risulta che la Soprintendenza abbia deciso di accogliere questa soluzione. Ciò che rimane certa è la preoccupazione da parte dei cittadini, che per colpa di questo pasticcio politico potrebbero intossicarsi l’evento dell’anno: la processione storico-liturgica dedicata a Maria SS Addolorata.
E si sa, guai a toccare loro l’evento più atteso e che accompagna da generazioni la comunità frignanese nel periodo pasquale.
Proprio Corso Manna è adesso nel mirino di una diatriba non solo più politica, ma folkloristica e culturale. Il limite dove sacro e profano sembrano incontrarsi a metà strada. Snodo centrale della sfilata religiosa, Corso Manna è da sempre per i devoti centro del momento più suggestivo di tutta la processione, in cui la componente storica e quella liturgica si separano, nell’attesa dell’arrivo della statua della Madonna Addolorata.
Ora, non stiamo dicendo che la processione di Frignano non si terrà: l’amministrazione in carica sa bene che con una scelta del genere rischierebbe troppo, forse tutto.
Ma, quantomeno, è da considerare la probabilità di una processione ‘amputata’, zoppa, nel caso in cui Corso Manna non dovesse riaprire al pubblico in tempo per l’evento: vuoi perché la Soprintendenza non accoglierà la proposta della maggioranza, vuoi perché – in caso di responso positivo – non si riuscirà in tempo a terminare i lavori di pavimentazione.
Insomma, ciò che da settimane echeggia sulla bocca dei frignanesi è questa frase: “una cosa buona è rimasta a Frignano: la processione” e vedere svanire anche quest’ultimo anelito di speranza decreterebbe il triste finale di un film cominciato male e terminato peggio, dove al centro della trama c’è prima di tutto una storia di mala gestio dei fondi pubblici.