Gianluca Bidognetti riorganizza il clan: fuori Fioretto e Stabile, dentro Peppe ‘e miano

10 Agosto 2025 - 11:21

Va precisato che Giuseppe Carrano non è stato raggiunto da alcuna misura cautelare nell’ambito delle indagini più recenti sul clan Bidognetti

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CASAL DI PRINCIPE – Nell’estate del 2022, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa, all’interno del clan Bidognetti si sarebbe consumato un cambio di equilibri deciso direttamente dal carcere dal presunto capo Gianluca Bidognetti, detto “Nanà”, figlio dello storico boss ergastolano Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ’e mezzanotte”.

Il provvedimento interno al gruppo criminale sarebbe scaturito dall’arresto di Giosuè Fioretto, accusato di un’estorsione ai danni di un imprenditore di Castel Volturno. Per “Nanà”, quell’arresto rappresentava un errore operativo che non ricadeva soltanto sul diretto esecutore, ma anche sul presunto pianificatore dell’azione, Giovanni Stabile.

Dalla sua cella nel carcere di Terni, Bidognetti avrebbe quindi ordinato di “mettere da parte” l’asse Fioretto–Stabile per fare spazio a Giuseppe Carrano, conosciuto come “Peppe ’e miano”, figlio di Rosalba Carrino, sorella della collaboratrice di giustizia Anna Carrino, madre di “Nanà”.

Carrano, indicato dagli inquirenti come vicino anche al clan Nappello, secondo le indagini avrebbe avuto un ruolo strategico nelle comunicazioni con il boss detenuto, mettendo a disposizione la propria abitazione per telefonate verso il carcere, dove Bidognetti avrebbe avuto accesso a cellulari clandestini. Dopo questa presunta funzione di collegamento tra affiliati e vertice, Carrano, ipotizzano gli investigatori, sarebbe stato incaricato di raccogliere i proventi illeciti dai “capizona” dei territori sotto il controllo del clan.

Il nome di Carrano era già emerso nelle indagini nel 2020, a seguito di un’intercettazione tra Anna Carrino e la sorella Rosalba, in cui si discuteva della sua imminente scarcerazione e del timore che potesse essere coinvolto in una faida in corso a Chiaiano.

Va precisato che Giuseppe Carrano non è stato raggiunto da alcuna misura cautelare nell’ambito delle indagini più recenti sul clan Bidognetti ed è da considerarsi innocente fino a un’eventuale sentenza definitiva di condanna.