Giorgio Magliocca sa che può subire un ricorso ma nomina lo stesso i 3 designati per Terra di Lavoro. Ecco perché
2 Giugno 2018 - 19:51
CASERTA – Alla fine Giorgio Magliocca ha deciso di rischiare. Scelta politica ardita a quella di confermato i tre nomi già scelti per il cda di Terra di Lavoro spa. Tra loro non c’è nessuna donna e questo in contraddizione con quanto è scritto nell’avviso pubblico che ha portato alla costituzione di una short list in cui ci sono diverse donne. Sicuramente qualcuno farà ricorso. Ma per Magliocca era evidentemente ingabbiato dagli impegni presi con Raffaella Zagaria e forse anche col padre di questa per la nomina di Teoli dell’assessore di Rocca d’Evandro, paese in cui Zagaria senior ha ottenuto un milione e mezzo di euro di lavori. Stesso discorso per Cesare Cuccaro che serve a Magliocca per puntellare e rendere più sicura la navigazione della sua maggioranza a Pignataro Maggiore. E infine, mantenere anche la parola data a Luigi Bosco, il quale l’ha fatto votare alle elezioni provinciali, pur presentando i suoi candidati nella coalizione di Carlo Marino.
Poi se qualcuno farà ricorso e lo vincerà, lui potrà sempre dire di aver mantenuto i patti e che non è stata colpa sua se uno dei tre, probabilmente proprio Steve Stellato, dovrà essere tagliato a vantaggio di una donna.
Qui sotto il testo integrale del comunicato stampa di Magliocca
“Obiettivo azzerare le perdite”. Così il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca (FI), annunciando il nuovo cda di Terra di Lavoro, società in house della Provincia di Caserta.
“Dopo due anni di perdite per oltre un milione e mezzo di euro, – osserva – la società approva oggi un trimestrale 2018, con un utile di oltre 6 mila euro. Anche il secondo trimestrale chiuderà in utile e l’obiettivo sarà quello di chiudere il bilancio 2018 senza alcuna perdita”.
Il nuovo Presidente di Tdl è Luciano Teoli, avvocato di Rocca d’Evandro, gli altri due componenti sono i dottori Cesare Cuccaro di Pignataro Maggiore e Steve Stellato di Bellona. Il Presidente della Provincia ha affidato al nuovo CDA sostanzialmente tre obiettivi: riorganizzare la macchina amministrativa della società, ridurre il numero dei funzionari ed ampliare quello degli operai che dovranno intensificare i controlli di competenza sul territorio provinciale.
“Sarà, quindi, necessario allargare le attività ad altri settori ed, infine, assicurare la continuità dei servizi, per quanto riguarda la manutenzione della viabilità e dell’edilizia scolastica. Nomi nuovi e giovani, che raccolgono una sfida importante: salvare una società che persegue un interesse pubblico prevalente quale quello del controllo delle caldaie, servizio a cui è sottesa la salvaguardia dell’incolumità pubblica. Spero portino un’ondata di freschezza e spazzino via le logiche spartitorie e clientelari”.