GIUDICI, MEDICI E AVVOCATI. TUTTI I NOMI dei 104 indagati per il mega “tozza tozza” alla casalese maniera
31 Maggio 2025 - 13:31

Sono circa 50 le contestazioni di reato che incrociano anche quello di riciclaggio contestato al vice direttore delle poste di Lusciano. Gli ospedali dei falsi certificati erano 6. Fino ad ora abbiamo trovato 8 cause davanti ai giudici di pace taroccate. Una curiosità: tra gli indagati c’è anche il fidanzato e promesso sposo di Lia Caterino candidata a sindaco, ed ex assessora ai servizi sociali di Casal di Principe.
In considerazione della complessità della ordinanza, siamo incappati in un errore, scambiando le identità di Antonio Coppola (fidanzato della consigliera comunale, già candidata sindaco, Lia Caterino, NON INDAGATO) e Antonio Rosario Coppola (il reale indagato). Ci scusiamo con il diretto interessato
CASERTA (g.g.) Sono un cinquantina le contestazioni di reato formulate all’interno del decreto di perquisizione, a firma dei pubblici ministeri della procura della repubblica di SMCV Gerardina Cozzolino, Gionata Fiore, Oriana Zona nei confronti di ben 101 indagati nell’ambito dell’ennesima inchiesta su quello che possiamo definire, in gergo sub dialettale, il “tozza tozza” in grande stile targato, com’è capitato in pratica sempre nelle indagini di questo tipo, Casal Di Princi pe, San Cipriano e zona di Limitrofe.
In realtà le persone indagate sono 104, ma il nome dei 3 giudici di pace Bruno Dursio (Napoli), Rodosindo Martone (Caserta) e Maria Gaetana Fulgeri (Maddaloni) le cui posizioni, naturalmente, sono state stralciate, come capita sempre quando l’indagine di una Procura coinvolge magistrati della stessa Procura. In questo caso l’indagine viene spostata alla Procura e al Tribunale di Roma che ha la specifica competenza per lavorare su fatti relativi alle vicende interne del tribunale e della procura di SMCV, così come ad esempio Perugia ha competenza su indagini riguardanti magistrati della Procura e del tribunale di Roma. Ieri (CLICCA E LEGGI) abbiamo dedicato un articolo esclusivo all’illustrazione dei contenuti del reato principale, ossia dell’associazione a delinquere finalizzata a compiere reati-scopo che potremmo definire, in termini profani, anche reati-obiettivo. Sono 15 gli indagati che abbracciano sia il gruppo di avvocati capeggiati dal creatore del sistema truffaldino, il 38enne di San Cipriano di Aversa Giuseppe Luogo, affiancato direttamente da sua moglie Luigia Daniela Conte, e dal fratello di quest’ultima, Alfonso Conte. Poi c’è il gruppo dei reclutatori delle persone pronte a diventare attori di falsi incidenti e di false testimonianze. Un gruppo coordinato dal 33enne di Casal di Principe Vito Bianco anche in questo caso coadiuvato dalla moglie Ester Coppola. Una curiosità: nel gruppo dei reclutatori indagati c’è anche il nome di Antonio Rosario Coppola.
Poi ci sono i medici in funzione CTU che, come tali, avrebbero truccato le perizie ordinate dai giudici di pace che a loro volta avrebbero prodotto sentenze farlocche. Si tratta di Danilo Lisi, di Caserta, figlio dell’ancor più noto Carmine Lisi, in passato primario della Medicina Legale dell’ospedale civile di Caserta che anche lui, al pari del figlio in passato coinvolto in indagini simili a questa. Poi c’è Gianluigi Di Stasio di Santa Maria Capua Vetere. Infine Luigi D’Amico di Macerata Campania
Attenzione, noi abbiamo letto quasi 30 ipotesi di reato. Ne mancano più di 20 per completare la panoramica. Questi 3 nomi li abbiamo trovati sia nelle specificazioni dei fatti singoli, sia come componenti dell’associazione a delinquere
Ci si trova di fronte ad una lunga teoria di contestazioni speculari: falsi incidenti stradali con danni alle persone e ai veicoli, richieste da parte degli avvocati alle compagnie di assicurazioni, ma in pratica ad una sola compagnia di assicurazioni, e che compagnia, dato che si tratta della Generali di Trieste la quale a volte liquida direttamente i sinistri, a volte va in giudizio davanti ai giudici di pace di SMCV dove le busca sistematicamente trovandosi di fronte quasi sempre l’avvocato Luigi Luongo, accompagnato il più delle volte dal suo collega Giancarlo Salzillo, con casi in cui Luongo va in coppia direttamente con la moglie, ma soprattutto si trova contro i tre giudici indagati. Insomma, sia in un caso che nell’altro Generali scuce per questi falsi incidenti somme tra i 6mila e i 13mila euro, ad una pletora di falsi incidentati affianco ai quali compare qualche volta come falso colpevole del sinistro Errico De Rosa ma soprattutto compaiono i falsi testimoni. Conseguenza di tutto ciò è la contestazione continua, esponenziale dei reati di falsi danni personali e falsi danni ai veicoli ai sensi degli articoli 642, falsi incidenti e la falsa testimonianza ai sensi dell’articolo 372 del codice penale. Sono questi i reati base che i pm incastrano dentro all’ipotesi di reato principale dell’associazione a delinquere ai sensi dell’articolo 416 contestato a 15 dei 101 indagati. Ma scorrendo le prime 30 ipotesi di reato si trovano anche delle incolpazioni provvisorie spurie. Ad esempio, il reato di riciclaggio, ai sensi dell’articolo 648 del cp lo abbiamo trovato fino ad ora contestato due volte al vice direttore dell’ufficio postale di Lusciano Orazio Maccarone.
Lì arrivavano i soldi dei risarcimenti, spediti con regolare tracciatura dalle assicurazioni Generali ed era li che attraverso Maccarone i conti o altre strutture di accoglienza dei soldi intestati evidentemente ai beneficiari divenuti tali per il riconoscimento dei finti incidenti venivano mano mano tolti da questi conti o da queste postepay e trasformati in danaro contante consegnato a Luongo e a Bianco i quali, evidentemente, aggiungiamo noi provvedevano anche al pagamento del dovuto concordato con cui si era prestato a svolgere la parte del finto incidentato, del finto ferito, a volte del finto invalidato e naturalmente anche i testimoni falsi.
Fino al capo dd, insomma fino al capo 30 o giù di li tenendo conto che la Procura utilizza anche lettere e consonanti che non fanno parte delle 21 classiche dell’alfabeto italiano, abbiamo contato 8 cause, ovviamente tutte vinte da Luongo e compagnia davanti ai giudici di pace di SMCV. Il resto sono liquidazioni dirette da parte di Generali e della “sua sottomarca” Genertel o qualcosa del genere. Una cosa che speriamo di capire meglio nella lettura successiva riguarda l’eventuale identificazione di chi firmava i falsi certificati nei diversi nosocomi utilizzati dall’organizzazione
Perché i tre medici citati ossia Lisi, Di Stasio e D’Amico fanno, in questo caso, un altro lavoro, quello dei CTU. Ma ci sarà stato pur qualcuno che nel pronto soccorso del Moscati di Aversa, in quello di San Giovanni Di Dio di Frattamaggiore, dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, nel Pellegrini (nuovo o vecchio non è specificato) nel San Paolo di Napoli e nell’ospedale Fondazione Angelica Betania di Napoli questi certificati a volte anche di riconoscimento di invalidità li avranno pur redatti e firmati
In un’altra indagine della Procura della Repubblica di SMCV, anche questa condotta dal pm Gerardina Cozzolino, i nomi dei medici falsificatori dei certificati all’interno dei pronto soccorsi rappresentavano il fulcro della struttura accusatoria. In questo caso, dobbiamo ancora capire bene e magari questo accadrà leggendo gli atti in modo da sintetizzarveli così come abbiamo fatto sia nell’articolo di ieri sera che in questo di stamattina.
QUI SOTTO L’ELENCO COMPLETO DEI 101 INDAGATI
Giuseppe Luongo, 38 anni di San Cipriano d’Aversa
Alfonso Conte, 48 anni di Villa di Briano
Gabriele Calderone, 42 anni di Casale di Principe
Giancarlo Salzillo, 40 anni di Lusciano
Salvatore Santagata, 33 anni di San Cipriano d’Aversa
Pasquale de Rosa, 45 anni di Villa di Briano
Giuseppe D’Amico, 70 anni di Macerata Campania
Gianluigi Di Stasio, 56 anni di SMCV
Danilo Lisi, 46 anni di Caserta
Vito Bianco, 32 anni di Casal di Principe
Antonio Rosario Coppola, 39 anni di Cellole
Francesco Piazza, 33 anni di Casal di Principe
Clemente Bianco, 27 anni di Casal di Principe
Jonathan Borriello, 20 anni di Casal di Principe
Ester Coppola, 29 anni di Casal di Principe
Antonio Piazza, 25 anni di Casal di Principe
Orazio Maccarone, 50 anni di Gricignano d’Aversa
Giuseppe Bianchi, 38 anni di Casal di Principe
Oreste Buonpane, 26 anni di SMCV
Emanuela Calvanese, 26 anni di Napoli
Francesco Capozzoli, 46 anni di Napoli
Barbara Carbone, 39 anni di Capua
Luigi Chiaro, 44 anni di Afragola
Luigi Celiento, 33 anni di Orta di Atella
Alessia Condello, 22 anni di Napoli
Giada Corvino, 34 anni di Casal di Principe
Rocco Costanzo, 33 anni di Grumo Nevano
Vanessa D’Antico, 28 anni di Vallata
Francesco de Angelis, 37 anni di Teverola
Nabia Marla de Lorenzo, 44 anni di Marigliano
Errico De Rosa, 21 di Napoli
Marco dell’Aquila, 22 anni di Napoli
Antonietta Della Valle, 41 anni di Carinola
Luciano Mauro, 29 anni di Napoli
Adele Esposito, 30 anni di Napoli
Francesco Fabozzo, 72 anni di Teverola
Vittoria Farinaro, 55 anni di San Tammaro
Marianna Frate, 39 anni di Giugliano
Giuseppina Gala, 40 anni di Napoli
Giovanni Gallo, 22 anni di Pozzuoli
Giovanni Grandulli, 21 anni di Napoli
Antonio Incarnato, 21 anni residente a La Spezia
Immacolata Iodice, 42 anni di Napoli
Martina Lambardi, 23 anni di Pozzuoli
Vincenzo Lauria, 22 anni di Napoli
Gianluca Lillo, 24 anni di Casapulla
Cristiano Maiello, 46 anni di Qualiano
Teresa Marrone, 39 anni di Castel Volturno
Emanuele Mauriello, 27 anni di Marano di Napoli
Rita Mazzola, 28 anni di Mondragone
Raffaella Menna, 42 anni di Qualiano
Francesco Merola, 29 anni di Maddaloni
Carmela Merola, 38 anni di Maddaloni
Antonio Minopoli, 22 anni di Napoli
Giuseppina Moriello, 58 anni di Castel Volturno
Raffaele Mosella, 24 anni di Napoli
Alessio Nunneri, 26 anni di Calvizzano
Amalia Pettinati, 37 anni di Napoli
Carmela Romano, 37 anni di Napoli
Francesca Russo, 40 anni di Napoli
Ciro Armando Sgambati, 23 anni di Napoli
Veronica Sottile, 29 anni di Mugnano di Napoli
Alfonso Strantieri, 20 anni di Napoli
Giuseppina Sventola, 52 anni di Casal di Principe
Romina Tedesco, 30 anni di Giugliano in Campania
Antonio Trotta, 21 anni di Aversa
Antimo Verde, 33 anni di Sant’Antimo
Assunta Zeruso, 66 anni di Qualiano
Rosaria Padovani, 43 anni di Napoli
Valentina Velotti, 25 anni di Napoli
Filomena Merola, 50 anni di SMCV
Carlo Argiolas, 56 anni di Aversa
Pasquale Zaccariello, 41 anni di Smcv
Francesco Maranzino, 23 anni di Napoli
Giuseppe Capoluogo, 44 anni di Casal di Principe
Fabio Camillo Ugo Atena, 45 anni di Quarto
Patrizio Lucignano, 37 anni di Pozzuoli
Antonio Caterino, 39 anni di San Cipriano d’Aversa
Antonio Ciotola, 39 anni di Giugliano in Campania
Concetta Maria Castiglione, 57 anni di San Cipriano d’Aversa
Angela Sparaco, 34 anni di San Cipriano d’Aversa
Michelangelo Sparaco, 31 anni di San Cipriano d’Aversa
Elisa Basilico, 28 anni di Frignano tra le altre cose irreperibile e che dunque non ha ancora subito, a meno di novità di questi ultimissimi giorni, la perquisizione
Domenico Mirabito, 29 anni di San Cipriano d’Aversa
Pasquale Verazzo, 52 anni di Casal di Principe