I NOMI. DUE ARRESTI. “Vieni a studiare in Italia”. È la trappola per farla prostituire nel casertano

10 Agosto 2024 - 11:08

CASTEL VOLTURNO – La Polizia di Stato ha arrestato e tradotto in carcere due persone di origine nigeriana, Sonia Osazee di anni 41 ed Sunday Ediorans di anni 31, condannati in primo grado, a diverso titolo, per aver introdotto in Italia una loro connazionale per costringerla a prostituirsi. L’indagine – condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri – è partita a seguito della denuncia presentata dalla vittima.

Nella dichiarazione (poi confermata in maniera specifica nel corso dell’istruttoria dibattimentale) la donna ha raccontato che, dopo essere sbarcata a Reggio Calabria nel 2016 con l’illusione di intraprendere gli studi, è stata condotta con l’inganno a Castel Volturno dove, all’interno di un appartamento, è stata segregata, abusata sessualmente e costretta per due anni a prostituirsi per ripagare il debito di 35mila euro imposto dalla sua sfruttatrice, come prezzo per ottenere la libertà.

Gli approfondimenti investigativi, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Sara Amerio, hanno consentito quindi di far emergere un gravissimo quadro delittuoso in cui si inquadra la tipica dinamica criminale della tratta di persone straniere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, con episodi di assoggettamento, riti tribali e vessazioni di natura sessuale e non, subìti dalla vittima per mano dei suoi aguzzini, che sono stati identificati in maniera certa dagli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria nei due fratelli di origine nigeriana, una donna, riconosciuta come la “madame” ed il fratello, suo complice.


Il processo, instaurato dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia dinanzi alla Corte di Assise del Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Natina Prattico, si è concluso, quindi, con la condanna dei due imputati, nei confronti dei quali è stata inflitta, rispettivamente, la pena della reclusione a 20 anni di carcere per la “madame” Sonia Osazee e a 9 anni di carcere per il suo complice Sunday Ediorans. Alla luce della condanna inflitta, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia è stata emessa a loro carico l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a causa dell’evidente gravità indiziaria, il concreto pericolo di fuga e la reiterazione dei reati.

Per dare esecuzione al provvedimento, la Squadra Mobile di Reggio Calabria ha avviato un’intensa attività di indagine, con intercettazioni telefoniche, sopralluoghi sul posto ed altre tecniche utili a ricostruire le abitudini dei due e così lo scorso 7 agosto 2024 sono stati localizzati e catturati a Castel Volturno con l’ausilio della Squadra Mobile di Caserta. Al termine degli adempimenti di rito le due persone arrestate sono state condotte nelle case circondariali di Secondigliano e Poggioreale, in provincia di Napoli.