I nullatenenti del CLAN DEI CASALESI. Nomi e cognomi di squattrinati che hanno mosso milioni e milioni di euro. Media 55mila al giorno
21 Ottobre 2021 - 13:02
Dalla prima parte dell’ordinanza riguardante l’arresto dell’organizzazione capitanata da Giuseppe Guarino, emergono con chiarezza quelli che, secondo la Dda, sono stati i ruoli e le modalità attraverso cui le false fatturazioni e la sistematica truffa Iva e anche sulle accise per i carburanti, sono state create delle provviste enormi, divenute poi danaro contante da riscuotere e da consegnare a Guarino. Non è tanto il meccanismo che impressiona, quando l’enorme volume delle cifre movimentate
SAN MARCELLINO/TRENTOLA DUCENTA – La Dda declina lo schema attraverso cui, secondo il proprio impianto accusatorio, il clan dei casalesi avrebbe ripulito 175 milioni di euro. Il personaggio cruciale è Giuseppe Guarino, detto Peppe ‘o massicc, pluripregiudicato in quanto condannato, irrevocabilmente e definitivamente, per 416 bis in relazione ad episodi relativi ai primi anni 2000. Al di sotto di Giuseppe Guarino operano Luigi Esposito, Salvatore Prato e Armando Della Corte, il primo organizzatore delle attività di bonifico delle società, mentre il secondo e il terzo organizzavano le attività di prelievo di contanti effettuate dai legali rappresentanti delle società. Il tutto per un giro di denaro, secondo la Dda, di 80 milioni di euro, pari a 55mila euro al giorno di prelievi ai bancomat/postamat.
Le indagini, partite dopo una relazione tecnica redatta da un funzionario della Banca d’Italia, nominato come consulente tecnico, hanno permesso di individuare i primi tre nullatenenti che hanno movimentato i conti delle società. Si tratta di
QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA