I PRESTANOMI DI SANDOKAN . Nicola Schiavone: “Mia madre chiamava Gennaro Mastrominico e Nicola Schiavone ‘o russ per pagare i debiti di Amedeo De Angelis”

2 Settembre 2025 - 18:15

A differenza dell’ordinanza relativa ai fondi acquistati da Francesco Schiavone dalla famiglia Corvino sempre in zona Selvalunga di Grazzanise, stavolta, per fare luce sulle relazioni di gestione di altri 9 ettari comprati al suo tempo dal super boss, sono risultati importanti i racconti del figlio ormai da tempo collaboratore di giustizia

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CASAL DI PRINCIPE – Rispetto all’ordinanza che ha portato all’arresto a luglio di Ivanhoe Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan, quella eseguita ieri , in cui è incappato Antonio Schiavone, fratello del super boss, è molto più calibrata sulle dichiarazioni di Nicola Schiavone l’altro figlio di Sandokan, colui che dal 2004 al 2010, anno del suo arresto, ha svolto il ruolo di capo

Nelle dichiarazioni rese3 come collaboratore di giustizia Nicola Schiavone ha affermato che da parte di suo padre esisteva una strategia di acquisizione di terreni, sia dalla parte di Casal di Principe sia dalla parte di Grazzanise, contigui questi ultimi, alla struttura in cui Nicola Schiavone senior, padre di Francesco, Valter e dello stesso Antonio Schiavone, aveva sviluppato per anni il mestiere di allevatore bufalino, ma non lontani neanche dall’aeroporto militare di Grazzanise che, ricordiamo, negli anni in cui Sandokan acquistava, veniva considerato sicuramente destinato a ospitare un grande aeroporto internazionale e forse anche intercontinentale che avrebbe dovuto essere di fatto il nuovo aeroporto di Napoli al posto di Capodichino

Nicola Schiavone junior ha parlato diffusamente del rapporto tra la sua famiglia e quella dei De Angelis.

Sin dai tempi del padre di Amedeo De Angelis, ieri arrestato ai domiciliari, i due nuclei familiari sono stati compatti, legatissimi e i De Angelis erano, secondo il pentito Schiavone, totalmente a disposizione

Poi ha parlato del vizio del gioco che affliggeva Amedeo De Angelis.

Grande giocatore di carte” così lo definisce l’erede di Sandokan. Quando aveva bisogno di soldi, magari per pagati qualcuno che glieli aveva prestati erano sempre gli Schiavone che lo soccorrevano. Avvisavo

mia madre – ha spiegato Nicola Schiavone ai magistrati – per soccorrerlo economicamente. La stessa (Giuseppina Nappa) chiamava Gennaro Mastrominico o Antonio Schiavone detto ‘il rosso’ per provvedere ma talvolta ero io direttamente a consegnare il denaro”

Che Amedeo De Angelis fosse un mero prestanome è dimostrato anche dal fatto che le tasse le quali gravavano sui 9 ettari di terreno venivano pagate su richiesta del De Angelis