I PRIMI NOMI. Lo spaccio di droga tra mafia nigeriana e clan dei Casalesi. Torna in carcere il genero di Carmine Schiavone

8 Aprile 2024 - 17:33

CASAL DI PRINCIPE – Un’associazione casal-nigeriana che gestisce quantità enormi di eroina in tutta Italia. È l’inchiesta della DDA di Perugia che ha portato a 24 ordinanze cautelari a carico di altrettanti indagati, con 10 in arresti in carcere, 3 ai domiciliari e 11 misure dell’obbligo di firma.

Un dato di interesse investigativo enorme considerando che al vertice dell’organizzazione, secondo quanto ricostruito, ci sarebbe stato un pezzo da 90 dei casalesi, ossia Nicola Pezzella alias “Palummiello”, sessantunenne genero del boss pentito, e defunto, Carmine Schiavone.

Pezzella avrebbe fatto da tramite, procacciatore di altri soggetti criminali da tenere sotto la sua ala, tra cui anche un altro casertano: Giuseppe Simeone.

Mesi di indagine che hanno permesso di smantellare una organizzazione in cui collaboravano trafficanti nigeriani e broker cammorisitici dei appartenenti ai Casalesi. Erano infatti gli uomini del clan a gestire per conto dei nigeriani la logistica dei trasporti dall’Olanda, una rotta attraverso la quale l’associazione era in grado di far arrivare in Umbria per poi smerciare verso Marche, Toscana e Campania quintali di eroina.

Dodici le persone raggiunte dalle misure cautelari a Perugia: il blitz dei carabinieri ha però interessato anche le provincie di Caserta, Latina, Arezzo, Lucca, Pisa e Varese. Dieci le persone arrestate e ora in carcere, tre ai domiciliari. Per altri 11 soggetti è stato disposto l’obbligo di firma.