Il comune di CASERTA ha scritto che sono “presunti” i danni all’auto distrutta dopo il diluvio di via Ferrarecce. E forse è pure colpa del proprietario😂😂

18 Febbraio 2022 - 18:34

Il segretario comunale Massi firma la determina per l’incarico all’avvocato comunale Lidia Gallo con cui l’amministrazione capoluogo decide di resistere contro la richiesta di risarcimento danni. L’abuso del copia-incolla provoca un documento a tratti esilarante

CASERTA (l.v.r.) – Vi ricordate quel diluvio incessante e copioso che si è abbattuto su Caserta lo scorso 3 novembre?

Sicuramente lo ricorderà chi quel giorno era per strada. Una vera e propria tempesta d’acqua che ha colpito il capoluogo e tutta la provincia, con immagini relative a frane e allagamenti provenienti da buona parte dei comuni della Terra di Lavoro.

A proposito di allagamenti, quello che maggiormente è rimasto impresso per quanto riguarda Caserta è quello verificatosi in uno dei sottopasso nella zona di confine con Maddaloni. Ma un altro avvenimento fece molto discutere in città: a causa del vento e della pioggia crollò su via Ferrarecce un albero, letteralmente distruggendo una vettura.

Il proprietario di questa Peugeot di colore blu ha deciso di chiedere un risarcimento danni al comune di Caserta, in considerazione del fatto che la gestione del verde è compito dell’amministrazione comunale. L’atto è stato notificato il 2 febbraio scorso, quando l’ente cittadino è stato citato a comparire dinanzi al giudice di pace. E ora passiamo a ciò che è interessante: ciò che viene scritto dal segretario comunale Salvatore Massi.

Nel raccontare la motivazione dietro alla citazione in giudizio avversa al comune, il dirigente scrive di “presunti danni subiti dall’autovettura” e che questi danni sono stati casa causati da un sinistro “assertivamente causato da una caduta di un grosso albero“.

Se fino a qua la storia un sorriso ve l’ha strappato, il resto potrebbe essere anche meglio. Sempre nella determina a firma di Massi, le citazioni proposte, inclusa questa dell’auto distrutta, vengono definite come “generiche e non sufficientemente documentate“. Onestamente, guardando il video (che abbiamo messo di nuovo in calce all’articolo), questa ci sembra una dichiarazione un po’ azzardata da parte del segretario. Però potremmo dire che discutiamo di qualcosa di soggettivo, contestabile relativamente alla definizione di prove “generiche e non sufficientemente documentate“.

La proverbiale ciliegina sulla torta arriva leggendo che, tra le motivazioni per cui bisognerà resistere in giudizio, il comune inserisce anche la “condotta imprudente o negligente degli utenti della strada”, che forse in questo caso specifico, parliamo sempre di una macchina distrutta da un albero, risulta complessa da attestare come colpa del proprietario della Peugeot.

È difficile non affermare che chi ha scritto questa determina, abusando probabilmente del concetto di copia-incolla, perché le citazioni sono scritte tutte allo stesso modo, abbia avuto una certa difficoltà a rapportarsi con la realtà che c’è intorno a lui.

Ci spieghiamo meglio, il video e le foto della Peugeot blu distrutta dall’albero crollato su via Ferrarecce sono presenti negli archivi di buona parte dei giornali e siti di informazione locale. Ora, scrivere in un documento ufficiale di “presunti danni” riferendosi ad un’auto che è stata colpita in pieno ci sembra una gestione fantasiosa delle parole. Capiamo che a volte la velocità è elemento necessario nello stilare questi documenti – in questo caso parliamo dell’incarico all’avvocato comunale Lidia Gallo di resistere in giudizio contro richieste di risarcimento danni – però trattare ogni caso in maniera singola, oggettiva e non facendo un pot-pourri, sarebbe il modo corretto di approcciarsi all’amministrazione di un comune capoluogo. E invece siamo costretti a leggere definizioni che, semplicemente guardando le immagini e le foto del momento che queste descrivono, provocano il più classico dei sorrisi amari.

LEGGI LA DETERMINA

IL VIDEO