Il dito della Iodice e la vera trasparenza: la piantino il sindaco Trombetta e la segretaria, il vero nodo è la pubblicazione negata delle concessioni edilizie

3 Febbraio 2024 - 18:13

Pare che nei giorni scorsi abbiano propinato una risposta da anime belle a una lettera scritta dallo “sceriffo San Francesco”, In busta un trucchetto gattopardesco sulle firme tra Iuliano e Angelo Piccolo. Ma il punto vero è la censura su permessi a costruire e Scia

MARCIANISE – Cosa guarda la consigliera regionale Maria Luigia Iodice, il proprio dito o la luna nel momento in cui posta su Fb uno scritto che festeggia la presunta, molto presunta, pulizia del mare lungo il litorale casertano?

Se guarda la luna, la Iodice è una saggia, se guarda il dito è una stolta. Ci dispiace dirlo ma soffermarsi sulla questione decennale della qualità del mare in quel di Castelvolturno, di Baia Domizia, di Mondragone di fronte ai problemi, quelli sì non presunti, ma assolutamente tangibili, palmari, di cui soffre il nostro territorio  e Marcianise in particolare, città colabrodo, sotto ogni punto di vista, così come ha dimostrato l’esplosione del tubo della rete idrica verificatosi ieri mattina (CLICCA E LEGGI) ce la fa immaginare come una persona concentrata sul dito e non sulla luna.

Una persona che non serve nel momento in cui disindossa l’abito di medico e indossa quello, a questo punto improbabilissimo, di politico e di donna delle istituzioni.

A Marcianise si stanno superando tutti i limiti. Lo sa ad esempio la dottoressa Iodice, che un duo che somiglia sempre di più a quello costituito ad attori comici, ossia il sindaco Antonio Trombetta e la sua ineguagliabile segretaria Maria Carmina Cotugno, continuano a perculare la città, pensando di perculare noi di Casertace, che certe cose le scriviamo per il bene di Marcianise, di una comunità a cui ci siamo alla fine anche affezionati per il tempo che vi abbiamo dedicato negli ultimi anni ma che comunque non è la nostra città? 

Abbiamo saputo che ultimamente Peppe Tartaglione, lo sceriffo, che ci stupisce sempre di più perché somiglia ad una sorta di san Francesco convertito, ha scritto una cortese lettera al primo cittadino in cui, sposando, bontà sua, le tesi di questo giornale sulla rotazione dei ruoli apicali e dei conflitti di interessi, ha domandato se sia intenzione del primo cittadino rappresentarsi come un tutore della legalità, delle norme in vigore, o se invece vuol continuare a fregarsene, così come ha fatto fino ad oggi, lui insieme alla segretaria comunale, la quale, sembra una barzelletta, è anche la titolare della funzione di responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza.

Con una firma congiunta, il Trombetta e la Cotugno, facendo una sorta di copia incolla dal manuale delle giovani Marmotte, da quello che è scritto in tutti i pareri possibili e immaginabili dell’ANAC, del Ministero dell’Interno, hanno risposto che sì è vero, loro hanno intenzione di chiedere ai Dirigenti di far rispettare queste regole, cioè la rotazione dei responsabili dei procedimenti.

Lo dicono oggi il fatto che al di là dei 5 anni non si possa andare, quando la loro totale inerzia su questo argomento ha fatto sì che l’arch. Piccolo passasse da 6 a 7 anni di esercizio ininterrotto della funzione di responsabile unico del procedimento, di titolare assoluto dello Sportello Unico dell’Edilizia, di dominus totale di ogni permesso a costruire, di ogni SCIA e di qualsiasi cosa possa servire ad un cittadino intenzionato a compiere un intervento edilizio.

“Altro che area a rischio” quella per la quale, insieme ad altre, il periodo di 5 anni di esercizio rappresenta un termine insormontabile, qui siamo di fronte alla “chiave dell’acqua”, all’80% del potere reale che un’amministrazione comunale può esercitare sui propri cittadini condizionandone e ipotecandone le vite.

Intanto, dopo l’auspicio e l’impegno assunto Angelo Piccolo sta ancora lì. Ma questa risposta ci fa capire che forse una soluzione sia stata trovata e adesso ve la diciamo noi qual è questa soluzione: il neo 110 all’urbanistica Aniello Iuliano  assumerà probabilmente la funzione di responsabile del procedimento del SUE di qui a poco. Lui da facente funzioni all’urbanistica può  se ritiene, confermare illegalmente angelo piccolo ma anche può anche assumere la responsabilità di quel procedimento rimuovendo il problema dei termini per la rotazione.

Ma abbiamo visto con quale facilità Iuliano è diventato 110 all’Urbanistica conservando comunque anche la caraica facente funzioni ai lavori pubblici.

Una roba del genere non sarebbe mai potuta accedere senza l’accordo del vice sindaco, ma in realtà vero sindaco di Marcianise Pasquale Salzillo e del suo gruppo di potere formato dallo stresso Angelo Piccolo e “da quelli di via Matteotti”. Iuliano chiederà la collaborazione di Angelo Piccolo nella stesura dei documenti che porteranno ad un sì oppure ad un no, oppure ad un nì alle varie richieste a costruire o di SCIA che arriveranno al comune.

Ma la sostanza non cambierà.

Questa cambierebbe, invece, se l’ottimo sceriffo, novello San Francesco, ci leggesse meglio un attimo.

Per non farsi perculare dal sindaco Antonio  Trombetta e dalla segretaria comunale Cotugno dovrebbe scrivere loro un’altra lettera, ben corredata da riferimenti normativi e da pareri dell’Autority nazionale Anticorruzione. In questa lettera dovrebbe chiedere al sindaco e alla segretaria in nome della trasparenza che questi sbandierano a chiacchiere perché diavolo il comune di Marcianise sia l’unico in Italia che non pubblica le concessioni edilizie date, le SCIA e tutto viene elaborato dallo Sportello Unico dell’Edilizia. Come se una concessione data o non data rappresentasse una questione di privacy e non andasse invece ea negare brutalmente il diritto di un qualsiasi cittadino che di fronte a quel si o a quel no pronunciato dall’Amministrazione comunale, vede toccato in una maniera o nell’altra un proprio diritto o interesse, che dovrebbe poi difendere o comunque decidere se difendere o meno recandosi al Comune chiedendo ad un impiegato non si sa chi di aprire con le chiavi una bacheca o uno scaffale per farsi consegnare, non si sa poi in quanto tempo, una concessione di cui dovrebbe sapere gli elementi costitutivi già da prima visto e considerato che la sua istanza scritta e formale dovrebbe essere anche motivata.

Iuliano che firma, Iuliano che firma su un’istruttori fatta da Angelo Piccolo significa un perculamento di ogni cittadino di Marcianise.

I due – vogliamo usare una parola cara aol lessico parlato da Nicola Scognamiglio, marito della Iodice – i due “bellill” Trombetta e Cotugno se vogliono realmente garantire uno straccio di trasparenza all’attività dell’amministrazione comunale di Marcianise devono imporre a Iuliano non la operazione gattopardesca della sostituzione della firma sotto alle concessione edilizie e sotto alle SCIA, ma devono ordinargli che ogni atto, che è pubblico nel momento in cui il Comune lo eroga attraverso il SUE ed è pubblico in quanto non riguarda quelle pochissime fattispecie di cui l’Anac parla (contributi date  famiglie disagiate, a poveri di cui si può non pubblicare il nome) vada pubblicato nella sezione “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” dell’amministrazione comunale di Marcianise.