Il figlio di ‘Scintilla’ schiaffeggiato in pubblico a CASAPESENNA. Michele Zagaria pronto al bagno di sangue per punire chi l’aveva fatto, ma…

1 Giugno 2018 - 17:53

CASAPESENNA[g.g.] Ci sono stragi di camorra, singoli omicidi che si sono verificati ed altri che hanno visto le vittime designate divenire vittime miracolate. Qualche agguato è saltato per dettagli logistici. Ma qualche guerra, come racconta il collaboratore di giustizia Michele Barone, non è scoppiata grazie all’arma della diplomazia.

Capitò quando Mario Nobis, figlio di Salvatore Nobis detto scintilla, fu platealmente schiaffeggiato in pubblico a Casapesenna da Giovanni Massaro che era in compagnia di Renato Piccolo e Antonio Fusco, tutti uomini vicini a Vincenzo Zagaria.

In quel momento, il boss Michele Zagaria non si trovava a Casapesenna ma era fuori per uno dei suoi proverbiali viaggi. Quando tornò e gli fu raccontato l’episodio, andò su tutte le furie al punto da ritenere che una vendetta di sangue con il gruppo di Vincenzo Zagaria fosse l’unica strada percorribile.

A quel punto, si inserì nello scontro che rischiava di diventare guerra, il citato Michele Barone, il quale dichiara ai magistrati: ‘Michele

Zagaria aveva deciso di operare una violenta rappresaglia nei confronti del gruppo di Zagaria Vincenzo perchè riteneva che quel gesto avesse di fatto compromesso la sua egemonia a Casapesenna, dal momento che Salvatore Nobis era notoriamente un uomo di sua fiducia.  Non si raggiunse lo scontro armato. Tengo tuttavia per effetto di una mia opera di mediazione a precisare anche questo episodio per farle comprendere che fin dal 99/2000 Mario Nobis aveva delle frequentazioni con personaggi che gravitavano nel clan.’

 

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO DELL’ORDINANZA