IL FOCUS. S. MARIA C.V.  Incarichi per centinaia di migliaia di euro per la pista ciclabile: Nicola, come sempre, fa la parte del … Leone. L’intoccabilità percepita del sindaco Mirra

31 Marzo 2025 - 13:06

TERZA ED ULTIMA PUNTATA. La filiera che spiega la scelta del progettista maceratese D’Addio è molto interessante in quanto coinvolge non solo l’eminenza molto grigia dell’amministrazione Mirra, ma anche la famiglia di Gennaro Oliviero. Poi per quanto riguarda Aulicino e Gaetano Capitelli …

NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP
CLICCA QUI -> https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20

SANTA MARIA CAPUA VETERE – (g.g.) La trilogia degli articoli, riguardanti il progetto da quasi due milioni di euro, tirati fuori per il 95% forse anche qualcosa in più dal governo con il PNRR si chiude, dopo aver affrontato le molte carenze che lo hanno attraversato (CLICCA E LEGGI LA PRIMA PUNTATA DEL FOCUS) e anche la linea di illegalità varcata da chi ha gestito tecnicamente il citato progetto, disegnando le strisce pedonali come il codice della strada e il suo regolamento attuativo, non permettono di disegnare (

CLICCA E LEGGI LA SECONDA PUNTATA DEL FOCUS), completiamo l’approfondimento occupandoci degli aspetti politici.

Breve premessa con concetti già in passato esplicitati: questo giornale, sempre molto attivo e attento nel denunciare la lottizzazione selvaggia degli incarichi professionali quando questi riguardano comuni come Caserta, Aversa, Marcianise, in qualche occasione Mondragone, per non parlare di altri comuni più piccoli, è mancato per molto tempo, troppo tempo dalla piazza di S. Maria C.V. ciò soprattutto a causa di una minoranza, di un opposizione pressochè inesistente che, se si eccettua qualche sussulto sospetto nell’estate del 2023, non esiste assolutamente neppure oggi, cioè nel momento in cui scriviamo questo articolo

Per cui, CasertaCe incontra molte difficoltà nel recupero degli spunti di lavoro, ma soprattutto sono le prospettive della città di S. Maria C.V. a pagar dazio visto che non si intravede alcuna alternativa seria, credibile, alla pessima, fondamentalmente ignava, amministrazione comunale di Antonio Mirra

La cosa che infastidisce di più, per motivi da noi spesso evidenziati, è legata a rapporti tra il sindaco e certe strutture della magistratura inquirente relazioni che nulla dovrebbero entrarci nella cifra di intensità della dialettica tra maggioranza e opposizione. Eppure questa cosa ha condizionato non poco la corretta esplicazione del confronto politico.

Nessuno mette in discussione l’onestà materiale del primo cittadino, ma questo alone che lo ha fatto diventare quasi inattaccabile, non criticabile, è molto pericoloso e non è assolutamente accettabile in una democrazia compiuta, a meno che chi critica possa temere ritorsioni in quanto possiede qualche scheletro negli armadi

Noi non abbiamo niente di personale contro Antonio Mirra che riteniamo uomo educato, avvocato di buone qualità e fondamentalmente avulso da un certo tipo di gestione, da una modalità relazionale fortemente in quinata tra politica e uffici delle burocrazie comunali che ha invece contraddistinto quella che diviene poi una triangolazione coinvolgente anche le imprese ricettrici degli appalti e i professionisti ricettori degli incarichi nei già citati comuni di Caserta, Aversa e Marcianise e come già scritto prima in moltissime realtà municipali di questa provincia

Ma la lottizzazione selvaggia esiste, è visibile anche nella città del Foro ed ecco perchè chiudiamo il nostro focus sulla pista ciclabile andando a declinare la genetica di appartenenza politica di chi ha intascato quattrini, e che quattrini, con l’opera di cui ci stiamo occupando.

Partiamo dal progettista. Si tratta dell’ingegnere Gennaro D’Addio di Macerata Campania. E qui ci chiediamo se D’Addio avrebbe potuto ottenere un incarico di questa portata e tanto lucroso qualora non fosse professionalmente molto stimato dall’architetto di Portico di Caserta, Giovanni Iodice, una delle punte di diamante dell’amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Peppe Oliviero, fratello del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero.

Giovanni Iodice, eletto in consiglio comunale, si avvierebbe, secondo voci molto insistenti, ad assumere la carica di assessore in quel di Portico, rafforzando il suo ruolo di anello importante di una catena, di una filiera che porta dritti a Nicola Leone, vorremmo dire al solito Nicola Leone, con cui Antonio Mirra governa S. Maria C.V. in una sorta di diarchia, che non prevede ribellioni, come si è ben capito quando, senza troppi riguardi, Antonio Mirra ha messo alla porta Carlo Russo, detto Caccavella, reo di essersi ammutinato al cospetto degli ordini impartitigli dal  “re Leone”.

E’ il gruppo dei socialisti, da sempre fedele a Gennaro Oliviero ed è in questa evidenza relazionale che vanno, probabilmente, cercate le ragioni dell’assunzione, dell’ingegnere D’Addio di Macerata di progettista della pista ciclabile per la quale già sta ottenendo acconti come dimostra la determina che alleghiamo.

Tutti dicono che Antonio Mirra sia un accentratore. Lo è, ma non con Nicola Leone. Un rapporto, quello tra i due, che a nostro avviso, non è stato sufficientemente approfondito, perché qualcosa deve esserci di molto più grosso rispetto anche all’evidenza già impegnativa che abbiamo raccontato durante e dopo il siluramento di Carlo Russo. Nessuno, infatti, neppure i sindaci più rovinati direttamente o indirettamente rispetto alla gestione del potere e alla conservazione della fascia, insomma neppure un Carlo Marina, che è tutto dire, un Antonio Trombetta, avrebbero consentito che la fidanzata di un notissimo pregiudicato, il narcotrafficante Rosario Guerrazzi, ancora in carcere, diventasse presidente del consiglio comunale così com’è successo alla signora Anna Sepolvere. Se cerchiamo un caso simile in ognuno dei quasi 8mila comuni d’Italia non lo troviamo.

E allora non deve neppure stupire se un pretoriano locale di Nicola Leone ossia Gaetano Capitelli, già reduce da altri incarichi remunerati al Comune di S. Maria C.V, ha fatto parte della troika  degli incaricati per la pista ciclabile nella veste di collaudatore del cantiere. Capitelli è addirittura un componente del direttivo dei socialisti di S. Maraia C.V. insomma, uno completamente al servizio di Nicola Leone

Sul terzo e ultimo incarico quello di direttore dei lavori sussiste qualche dubbio. Ultimamente, ma anche nei mesi precedenti, il vigile urbano che svolge le funzioni di comandante a S.M.C.V., Luigi Aulicino è stato avvistato più volte nelle varie zone della nuova opera insieme all’assessore Simonelli. Abbiamo appurato che il direttore dei lavori, Giuseppe Aulicino, è il cugino del vigile urbano facente funzione di comandante. Anche Aulicino ha una base forte nel rapporto con Nicola Leone e i socialisti di SMCV. Quindi, non è improbabile che, a suo favore, ci sia stata una doppia spinta ossia quella di Nicola Leone e quella dello stesso Simonelli.

Neppure mettiamo in discussione la competenza di questi tre professionisti. Ma sicuramente non è stata ma competenza, la meritocrazia nel processo di reclutamento imparziale a rappresentare la discriminante della nomina di Gennaro D’Addio a progettista, di Giuseppe Aulicino a direttore dei lavori e di Gaetano di Capitelli collaudatore della sicurezza nel cantiere della pista ciclabile.