CAMORRA E DROGA. Toh, chi si rivede: il killer d’Albania, il massacratore della Alberico, l’omicida di “Ciariello” e un “attendente” di o’sapunaro
4 Giugno 2018 - 11:57
MARCIANISE/MADDALONI – Sono poche le persone, coinvolte nell’ordinanza che ha inferto l’ennesimo colpo ai traffici di stupefacenti, gestiti, sull’asse Marcianise-Maddaloni, lambendo anche Caserta dei clan Belforte e Piccolo-Letizia, a non essere già note alle forze dell’ordine.
Ma ce ne sono alcune che hanno fatto parlare di sè in maniera molto importante. E’ il caso di Salvatore Letizia il quale nel 2015, fu ingaggiato fa un gruppo criminale ed assassinò Mentor Lufi, suo rivale nel traffico di droga. In quell’agguato furono uccisi tre uomini. Letizia fu arrestato poco dopo dalla Polizia Albanese che lo ritrovò in possesso di un’arma e di una foto dell’uomo da uccidere.
Rimanendo a Marcianise, tra i destinatari dell’ordinanza c’è anche Generoso Di Sivo, pluripregiudicato coinvolto in molti fatti criminali, ma soprattutto in uno: insieme a un suo complice, Salvatore Palmiero, compì una rapina ai danni di Concetta Alberico, un’anziana che poi morì dopo qualche mese. La sentenza non sancì la relazione tra la morte e le percosse della rapina però il fatto efferato è rimasto.
Trasferendoci nella piazza di Maddaloni, ritroviamo un’altra vecchia conoscenza della cronaca nera e delle cronache giudiziarie: Alessandro Zampella. Questi è stato protagonista dell’omicidio di Francesco Correra, detto Ciariello, delitto consumato nell’ambito delle rivalità nate per lo spaccio di droga, nella zona delle palazzine di via Feudo 54 a Maddaloni. Zampella fu fermato insieme al padre, unitamente al quale, è imputato nel relativo processo.
Poi c’è Fabio Romano detto zingariello, piccolo ras raggiunto da ordine di custodia cautelare nell’ultima operazione antidroga a Maddlaoni, quella che ha coinvolto tra gli altir il neo ergastolano Antonio Esposito detto o’sapunaro.