Il mondo segreto dei documenti falsi per clandestini, 56enne espulso dall’Italia
7 Febbraio 2020 - 15:00
VILLA DI BRIANO – In data odierna è stato eseguito, nei confronti di BAAZAOUI Mohamed, provvedimento di accompagnamento alla frontiera, n. 5/20 datato 05.02.2020, adottato dal Questore della provincia di Caserta in esecuzione del Decreto di espulsione del Prefetto della Provincia di Caserta. Il BAAZAOUI Mohamed, accompagnato da personale della locale Questura presso lo scalo aeroportuale di Roma-Fiumicino, è stato imbarcato alla volta di Tunisi con volo Alitalia AZ 0864 K delle ore 09.06.
BAAZAOUI Mohamed, noto anche come BAAZAOUI Mohamed Ben Amor, 56enne cittadino tunisino residente a Villa di Briano(CE), entrato in Italia la prima volta il 10.08.1992, è emerso nell’ambito delle indagini finalizzate a ricostruire la rete relazionale riconducibile al noto terrorista tunisino Anis AMRI(ritenuto responsabile dell’attentato del 2016 a Berlino e ferito a morte durante un controllo di Polizia a Milano) durante la sua permanenza in Italia. BAAZAOUI Mohamed, unitamente ad altri componenti della rete, è stato destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito il 29.03.2018, poiché ritenuto componente di un sodalizio criminale dedito alla falsificazione di documenti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo stesso è stato bloccato da personale della D.I.G.O.S. della Questura di Caserta nella zona di Frignano e condotto presso l’Ufficio Immigrazione per espletare gli accertamenti di rito. L’ indagine costituisce lo sviluppo di un filone attraverso cui si è giunti all’individuazione dell’esistenza di un’organizzazione criminale transnazionale, completa in tutte le sue ramificazioni, nell’ambito della quale sono state individuate ed identificate altre persone allo stesso modo coinvolte nelle illecite attività. Si inoltre rilevato che, nonostante le azioni di contrasto effettuate nei loro confronti, i soggetti hanno comunque perseverato nella consumazione dei reati. Continua l’attività di monitoraggio da parte degli investigatori dell’Ufficio DIGOS della locale Questura al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del terrorismo interno ed internazionale.