IL NOME. CASERTA. Noto imprenditore accusato dal comune: “Non pagati 30 mila euro di affitto”. E tra i due fuochi finisce il figlio-assunto all’Ufficio Tecnico

6 Gennaio 2024 - 12:29

Onestamente non ci aspettavamo che uno dei costruttori preferiti della “Cucina degli orrori”, con il figlio assunto come dipendente a palazzo Castropignano, si trovasse in una situazione simile

CASERTA – Secondo quanto dichiara il comune di Caserta, la società di Gioacchino Rivetti, la Corim, non avrebbe pagato 31.498 euro, relativamente al fitto di un immobile di proprietà comunale situato in via Cilea.

Leggendo ciò che viene messo nero su bianco dal dirigente Franco Biondi, il contratto, stipulato il 31 gennaio 2012, ha una durata di 12 anni e riguarda un edificio che Riveetti utilizza come sede della sua società Corim e della “gemella” Rima. Inoltre, l’immobile di via Cilea risulta “abitato” anche da una scuola materna.

Dalla somma, però, vanno sottratti alcuni lavori eseguiti dall’imprenditore sull’immobile stesso e, quindi, la Corim sarebbe debitrice di una cifra inferiore ai 31.000 euro citati dal dirigente Biondi.

Ed è proprio il funzionario principe della Cucina degli orrori del comune di Caserta a segnalare come il comune avrebbe fatto anche delle “sollecitazioni verbali”, specifica che, in un documento pubblico vale come il due di coppe con la briscola a bastoni, ovvero, per i non amanti dei giochi di carte, praticamente nulla, visto che delle sollecitazioni verbali non sono certo delle fatture o simili.

Ma, oltre alla chiacchierata, Biondi segnala di aver inoltrato anche richieste scritte alla società di Rivetti affinché pagasse le somme dovute.

Nessuna risposta da parte di Corim e, quindi, il comune di Caserta ha deciso di mettere in mora la società, chiedendo al Rivetti di presentare la documentazione relativa ai lavori eseguiti, in modo da conteggiare lo scomputo previsto in contratto, dando dieci giorni di tempo, a partire dal 13 dicembre, per regolarizzare la situazione.

Nella determina che trovate in calce all’articolo, il comune rende noto che la Corim è rimasta inadempiente, situazione che ha portato l’amministrazione di Caserta a incaricare l’avvocato comunale Lidia Gallo di procedere nei confronti dell’impresa per il recupero di questi 30 mila euro o meno.

Particolare è la posizione di Pasquale Rivetti, figlio dell’imprenditore di Valle di Maddaloni, assunto il 23 dicembre di un anno fa, quale vincitore del concorso a tempo indeterminato come ingegnere ambientale, categoria D, al comune di Caserta.

Particolare, ripetiamo, perché da una parte si trova a lavorare per il dirigente che ha firmato la messa in mora della società del padre e, dall’altro lato, ovviamente è legato da un rapporto di parentela stretta con un debitore dell’ente per cui lavora.

Come detto, una posizione non certo semplice per il 33enne ingegnere comunale.

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